Prima dell’inizio della gara i tifosi chiedono ai loro beniamini di tirare fuori gli attributi (dopo le ultime due sconfitte consecutive) e loro rispondono con i fatti,altroché se rispondono. Sette urli che sovrastano le ultime voci di mercato,con Zobel che ha già dato addio ai granata e con Nasti (in panchina per tutta la gara) pronto a seguirlo. Più che le rassicurazioni del presidente Brullino,il quale ha ribadito che a dicembre arriveranno tre-quattro rinforzi di categoria superiore,a fugare i dubbi dei tifosi locali,ci pensano i diretti protagonisti. C’è solo l’Ercolano in campo e pure gli uomini di Mottola non riescono a trovare l’acuto vincente,così non riuscendo ad aggirare il muro avversario con le buone decidono di abbatterlo con le cattive. Dal 30’ in poi l’Ercolano veste i panni di un carrarmato e tira cannonate verso il fortino metelliano. Il gol che apre la gara lo firma Chiricolo alla mezz’ora,con un colpo di testa gentilmente concesso dall’avventurosa uscita del numero uno ospite. Dopo due giri di lancette Di Tuccio,servito da Chricolo,mette giù la sfera di petto e fa partire un sinistro radente sul secondo palo: l’uno-due è servito. Il colpo che chiude la partita arriva poi al 43’,la punizione gioiello ancora di Di Tuccio è un omaggio alla stagione autunnale,un tiro a giro che sa di foglia morta. Nel secondo tempo i granata sono bravi a non calare il ritmo e difatti al 55’ Chricolo serve il poker,sempre di testa,su assist di Andress. Altri 10’ e giunge anche il pokerissimo,a firma di Esposito,colto tutto solo all’altezza del dischetto,il quale mette la sfera nell’angolino alla sinistra di Paradiso. Nel festival del gol,trova la gioia personale anche il metelliano Malandrino,autore di una gran punizione dalla distanza,che strappa gli applausi anche del tifo locale. L’Ercolano,però,ha ancora qualche cartuccia in canna e De Rosa e Buono non fanno sconti agli ormai arrendevoli avversari.
MICHELE DI MATTEO