La “situazione rifiuti” a Napoli sembra vivere un periodo decisivo. Rispetto a quattro mesi fa, la situazione dello smaltimento dei rifiuti è stabile: la presenza dei rifiuti in strada è obiettivamente migliorata, anche se nelle zone periferiche sono presenti circoscritti episodi di emergenza.
La buona situazione attuale è stata garantita dagli accordi con altre regioni d’Italia: Liguria, Toscana, Emilia Romagna accolgono dalle 350 alle 100 tonnellate al giorno di rifiuti napoletani. Inoltre l’ordinanza del governatore Caldoro ha predisposto lo smaltimento dei rifiuti di Napoli e Salerno nelle discariche di Avellino e Caserta (S.Tammaro e Savignano Irpino). Poche settimane fa il consiglio provinciale ha disposto la chiusura definitiva della discarica di Chiaiano, motivando la scelta, come si legge nel documento della Provincia: “(…) a causa di notizie di inchieste chela Procuradella Repubblica starebbe portando avanti predisponendo una serie di indagini anche tecniche”.
Per una discarica che chiude, se ne trova un’altra: stavolta però in aiuto a Napoli arriva l’Olanda. In settimana è arrivata a Napoli la seconda delegazione olandese per definire la trattativa. L’assessore Sodano è ottimista sulle verifiche fatte e ha precisato: “Le navi piene di rifiuti partiranno prima di Natale”. Il primo blocco di trasferimenti sarà di 48mila tonnellate, con navi da 5mila tonnellate ciascuna, per arrivare a un totale di 250mila tonnellate circa. Sodano assicura: “Il nostro piano prevede le navi solo nella fase transitoria di superamento dell’emergenza”. I costi di smaltimento in Olanda sono inferiori a quelli in Italia: 150 euro a tonnellata, contro i 155 dei trasferimenti in Liguria, cioè un risparmio del 10-15%. Un risparmio notevole se si pensa che già si annunciano rincari del 30% a Caserta, facendo salire il costo dei trasferimenti fino a 170 euro per tonnellata.
Intantola CassaDepositie Prestiti ha comunicato formalmente il via libera al mutuo di 43 milioni richiesto dal Comune di Napoli per ASIA, la società partecipata del Comune che si occupa di igiene pubblica urbana. L’operazione consentirà l’aumento di capitale della società, indispensabile per l’estensione della raccolta differenziata porta a porta a 500 mila abitanti e per l’acquisto dei mezzi e delle attrezzature necessarie. L’assessore al bilancio Realfonzo, spiega cosi la “vittoria”: “Per ottenere questo risultato è stato necessario produrre una cospicua mole di documentazioni, al fine di mostrare alla Cassa la serietà dell’azione di risanamento delle casse comunali, che è stata avviata con il bilancio di previsione 2011 e che proseguirà nel2012.”
Intanto è stato firmato il protocollo che prevede il Trattamento Meccanico Manuale, ma per avviare la costruzione di impianti occorre aspettare l’anno prossimo: la normativa vigente prevede infatti che lo smaltimento dei rifiuti sarà assegnato alla Provincia. “Ci auguriamo che la situazione venga bloccata” – ha commentato in più occasioni l’assessore Sodano – “in modo che il Comune abbia almeno un triennio per programmare gli investimenti: al momento attuale il Comune di Napoli non può fare impianti”
Mario De Angelis