Continua la diatriba per la gestione del parcheggio del mercato coperto. A pochi mesi dall’uscita di scena della società Sicam ed il ritorno della struttura nelle mani del comune di Portici, il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha diffuso un’ordinanza dove viene chiesto l’annullamento della sospensiva precedente, invitando l’amministrazione comunale a presentare tutta la documentazione entro 90 giorni.
L’ordinanza. Nella nota, infatti, si chiede l’annullamento dei seguenti punti: “della determina dirigenziale n. 824 del 19.07.2010, notificata alla ricorrente in data 28.07.2010 avente ad oggetto la revoca della determina di cui al Dlgs 196/03 dirigenziale n. 1757 del 09.12.2008 e la risoluzione del pedissequo contratto di concessione n. rep. 6434/2009 del 04.08.2009. Degli atti definiti in determina come “inviti a provvedere” rispettivamente n. rep. 325/09 del 25.10.2009; prot. 34136 del 26.10.2009; prot. 37909 del 25.11.2009; prot. 0015346 del 13.05.2010. Del verbale redatto all’esito dell’incontro avvenuto in data 26.01.2010. Della comunicazione 10.02.2010, inviata in data 11.02.2010, tuttavia non pervenuta alla ricorrente, con cui sarebbe stata espressa la volontà del Comune di Portici di risolvere il contratto ai sensi dell’art. 15 della convenzione. Della comunicazione. datata 07.06.2010 e successivamente pervenuta alla SICAM S.p.A., con cui si “risolveva con effetto immediato il contratto Rep. N. 6434/2009, assegnando i termini previsti dalla Legge”. Di ragione e nei limiti di sindacato consentiti in tale giudizio, tenuto conto dell’ulteriore impugnativa della stessa in altro ricorso, dell’ordinanza prot. 399/2010, atto presupposto, avente ad oggetto il ripristino dello stato dei luoghi relativamente ad alcuni presunti abusi edilizi contestati alla ricorrente e posti a fondamento del provvedimento di revoca e decadenza della concessione. Della comunicazione datata 22.09.2010 con cui veniva intimato alla società SICAM di liberare l’immobile e di procedere alla riconsegna dello stesso entro 15 giorni; nonché di ogni altro atto comunque presupposto, connesso o consequenziale”. Inoltre il TAR ha invitato l’amministrazione comunale a “presentare istanza di fissazione di udienza entro novanta giorni dalla comunicazione dell’atto che fa venir meno la causa della sospensione”.
I commenti. A commentare l’ordinanza del TAR è il Comitato Strisce Blu, che da tempo segue le vicende legate al parcheggio di via Arlotta: “Il TAR ha invitato all’amministrazione comunale a dimostrare le varie accuse mosse alle società che prima gestivano il parcheggio. Attualmente le società SICAM e CMR potrebbero già dimostrare che le accuse mosse dall’amministrazione per presunti abusi edilizi sono infondate. C’è stata una forzatura – commentano gli esponenti del comitato per le strisce blu – ma non hanno mai dimostrato l’abuso. Più volte i gestori hanno chiesto la planimetria della struttura ed hanno presentato la documentazione che attestavano l’inizio dei lavori per la ristrutturazione dei bagni”. Una questione che secondo gli addetti ai lavori potrebbe portare ad un congruo risarcimento danni ai vecchi gestori del parcheggio.
Andrea Scala