Givova Scafati: in trasferta non sai più vincere

Scommettere sulle partite della Givova Scafati sta diventando un gioco da ragazzi: 1 fisso in casa, 1 fisso in trasferta. A parte il derby esterno con l’Ass. Pall. Sant’Antimo alla terza giornata, il sodalizio dell’Agro non è riuscito più a piazzare un colpo esterno e nei restanti quattro incontri fin qui disputati lontano dal rettangolo di gioco amico ha collezionato solo sconfitte. Quando non gioca sul parquet del MPrime PalaMangano, la squadra subisce una involuzione e non riesce ad essere ugualmente concreta e determinata. E così, anche il neo promosso Assi Basket Ostuni ha saputo approfittare al meglio della Givova in versione esterna, per aggiudicarsi i primi due punti casalinghi stagionali. Anche se di misura 75-74, in terra brindisina, i gialloblù hanno confermato il loro trend esterno negativo, mettendo così in serio pericolo anche la panchina di coach Giulio Griccioli, che qualcuno nell’ambiente ha già dato in serio pericolo. Sarebbe però un errore, in questo momento della stagione, mandare via quello che è stato il miglior allenatore della Legadue nella passata stagione e che ha mostrato, con il lavoro in palestra, di saper gestire la squadra nel migliore dei modi, anche nelle difficoltà e nelle asperità (vedi i vari infortuni accorsi a uomini chiave). I prossimi incontri saranno decisivi in tal senso. Gli scafatesi saranno impegnati in tre partite casalinghe nei prossimi dieci giorni: nell’ordine, Prima Veroli (04/12), Trenkwalder Reggio Emilia (08/12) e Conad Bologna (11/12). La prima e l’ultima saranno rispettivamente incontrate alla decima e alla undicesima giornata di Legadue, la seconda, invece, nel ritorno dei quarti di finale della Coppa di Lega. Uno scivolone interno in queste tre partite,potrebbe essere decisivo per il destino del tecnico toscano e per il futuro della società di Viale della Gloria.

Intanto, la squadra si lecca ancora le ferite dopo la debacle in terra pugliese. Nel primo periodo, Scafati aveva dato l’impressione di poter menare le danze, ma non è riuscita a trovare la forza per tenere sotto i locali, che, nel terzo periodo sono riusciti ad approfittare del blackout dei viaggianti e a raggiungere addirittura il +11. Inutile è stato lo sforzo di Thomas (11 punti negli ultimi 10′) per cercare di riportare i suoi in scia, perché poi, nel finale, complice qualche episodio favorevole, gli uomini di coach Franco Marcelletti sono riusciti a spuntarla. «Devo innanzitutto complimentarmi con l’Ostuni – ha spiegato Giulio Griccioli, head coach della Givova – che ha disputato la sua miglior partita stagionale. Mi è piaciuto il nostro approccio alla gara, ma poi siamo calati in corso d’opera, pur rimanendo sempre aggrappati alla partita. Nella terza frazione, infine, abbiamo avuto un vuoto, che ha poi condizionato tutta la gara. In difesa, siamo riusciti a limitare Johnson, ma non siamo riusciti a fare lo stesso con Jurevicus e Klobucar. Quando giochi fuori casa non puoi concederti il lusso di ridare fiducia agli avversarsi e così siamo stati puniti. In attacco, poi, gli atleti di Ostuni scesi in campo sono tutti andati a segno, mentre per noi non è stato così. Abbiamo pensato di risolvere la sfida con qualche iniziativa personale, non giocando sempre di squadra, ed è stato un errore. Quando perdi di misura è ovvio che gli episodi sono decisivi. Ora dobbiamo lavorare molto per cercare di esprimere al meglio tutto il potenziale di questa squadra».

Antonio Pollioso

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