“Il porto di Napoli è la seconda Fiat di Pomigliano” – la similitudine fatta da Lina Lucci, segretario generale CISL Campania, ad apertura di convegno, riesce a dare l’idea dell’importanza dell’area portuale napoletana.
“Lo scorso anno l’area portuale di Napoli ha avuto un fatturato di 65 milioni di euro, 650 aziende operanti, 22 milioni di tonnellate di container: ma in passato l’area portuale di Napoli è stata controllata da personalità incapaci, che non hanno saputo gestire i problemi dell’area” – ha affermato la segretaria – “La CISLCampaniaha messo in campo forti sollecitazioni, che hanno portato ad una efficace intesa tra le istituzioni, i lavoratori e le imprese. I risultati sono tangibili: a luglio l’Autorità Portuale ha approvato le linee di indirizzo per il rilancio e lo sviluppo sostenibile del porto, messe a punto dal tavolo tecnico della Regione. A ottobre – fa sapere la segretaria – l’ UE ha dichiarato ammissibili le nostre proposte e ha dato il via libera all’impegno di 335 milioni di euro, per progetti che vanno dalla riqualificazione della darsena alla formazione della cassa di colmata, ai raccordi ferroviari”
La Regione Campaniaha avviato un tavolo tecnico con l’Autorità Portuale,la Provinciadi Napoli, i Comuni di Napoli e Castellammare di Stabia,la Cameradi Commercio, l’Unione Industriali e i sindacati, per uno sviluppo sostenibile del porto di Napoli, inserito nello scenario ampio della portualità regionale.
A questo proposito il sindaco di Castellammare Luigi Bobbio, commenta cosi: “Giuridicamente l’area portuale di Napoli e Stabia sono unite: Castellammare non deve essere più il parente povero del porto di Napoli. A Napoli mancano alcune caratteristiche, mentre il porto di Castellammare ha potenzialità inespresse, che possono aiutare la rivitalizzazione di una delle più grandi aree portuali italiane” – e prosegue – “Stabia può avere un ruolo baricentrico: può supportare un flusso crocieristico medio, che andrà cosi ad incentivare il turismo campano, da Ercolano a Pompei. L’integrazione – continua il sindaco – è incentivata dagli assi di collegamento, come l’ autostrada a tre corsie e la circumvesuviana”
Anche il presidente Cesaro, intervenuto nella manifestazione, ricalca l’importanza degli scali di provincia, funzionali e indispensabili per uno sviluppo completo dell’economia cantieristica campana. “A Castellammare giochiamo una partita fondamentale” – afferma il presidente della Provincia – “Sono in atto progetti di avanzamento tecnologico, percorsi di formazione per lavoratori e abbiamo 120 tecnici altamente qualificati, per opere in sinergia con l’UE”
A conclusione, il segretario generale nazionale della CISL Raffaele Bonanni, ha espresso la necessità di Napoli come punto focale del Mediterraneo: “La funzionalità dell’area portuale di Napoli e Stabia deve trovare supporti anche a livello nazionale: in passato in quest’area ci sono state troppe presenze politiche, che hanno mortificato l’importanza del piano regolatore e della sicurezza” – afferma Bonanni – “Le imprese che conoscono bene la realtà territoriale hanno la priorità, altrimenti corriamo il rischio che la spesa pubblica non sia riqualificata al meglio”
Mario De Angelis