Scafati: la giunta comunale è in procinto di saltare, ecco l’intervista al consigliere Bottoni

Gli ultimi giorni di novembre di quest’anno stanno mettendo in chiara evidenza la difficoltà dell’amministrazione Aliberti di continuare a governare. Questo lo si evince non solo dal’ultimo consiglio comunale, ma anche dalle parole del sindaco che in questi giorni ha voluto lanciare una sfida non solo all’opposizione ma anche alla sua maggioranza. Infatti recita il messaggio che il sindaco ha inviato al consigliere Donnarumma: “caro consigliere Donnarumma,stamani ho letto il suo appello sul giornale per trovare 4 consiglieri,candidati nelle mie liste,disponibili a firmare la mozione di sfiducia. Eviti di fare dispendiose campagne acquisti. Rilancio:basta che 4 consiglieri,anche di opposizione si dimettano manifestando la chiara volontà di mandare a casa il sindaco ed il minuto dopo rassegnerò le mie dimissioni”. Da questa dichiarazione è nata l’idea di intervistare  il consigliere comunale Francesco Bottoni.

Qual è la situazione all’interno della giunta comunale?

Nel 2008 il sindaco Aliberti,all’inizio del suo mandato,per ridurre le spese della politica ridusse il numero degli assessori fino a sei. Tuttavia dopo abbiamo assistito ad una vera e propria rimodulazione di larga parte della giunta. Innanzitutto è stato cacciato un assessore eletto Santocchio poi ci sono state espulsioni e dimissioni di altri assessori che successivamente sono stati richiamati. Ci troviamo in una situazione di vera crisi della maggioranza. Tutto questo accade anche alla luce delle accuse gravissime lanciate dall’ex consigliere comunale di maggioranza Arpaia che si è reso indipendente ed alla formazione di gruppi autonomi da parte di alcuni consiglieri come Fantasia e Carotenuto. L’attuale giunta si mantiene soltanto sul voto di alcuni consiglieri di opposizione.

Quali sono le ragioni di questa crisi?

Penso che Aliberti abbia un modo di gestire la politica abbastanza privatistico ed assolutistico. Questo ha portato ad una rottura politica all’interno della maggioranza.

Secondo lei questa sfida lanciata da Aliberti potrebbe portarci a nuove elezioni?

Questa sfida è una provocazione all’opposizione perché vuole eliminare in toto la nostra rappresentanza. Invece si presenta nei confronti dei suoi assessori e dei suoi consiglieri come una prova per verificare chi veramente lo appoggia ancora. Facendo una valutazione di questo anomalo gesto politico, ritengo che questo sia la prova dell’incapacità politica di Aliberti.

Avete già in mente un nuovo progetto politico ed un nuovo candidato a sindaco?

È chiaro che manca ancora un anno e mezzo per la fine della legislatura. Tuttavia l’intenzione è quella di creare una coalizione allargata, non solo a tutte le forze di sinistra e di centro ma anche alle associazioni. È necessario assolutamente che ci sia una solida coalizione per opporsi con fermezza al fallimento di questa amministrazione.

Qual è la situazione delle casse comunali e qual è la sua visione in merito alle vicende legate al consorzio delle farmacie?

Il Comune deve dare 10 milioni di euro all’ACSE,ha debiti con commercianti, banche ed altri enti privati e pubblici. Prima di questa amministrazione avevamo un bilancio in attivo ed un patrimonio importante che è stato sperperato da Aliberti nella cattiva gestione del territorio ma anche dagli ingenti tagli emessi dal governo locale,dalla regione e dalla provincia tutti dello stesso colore politico del sindaco. Per quanto concerne il consorzio delle farmacie il TAR ha reintegrato il vecchio CDA e si è espresso positivamente sul bilancio del vecchio consiglio perché la vecchia gestione è stata corretta. Dall’altra parte il collegio di revisione dei conti ha bocciato il bilancio dell’attuale CDA del centrodestra. In ultimo il consigliere provinciale Salvatore Memoli,attuale presidente del consorzio è stato condannato per bancarotta,ma non è stato invece giudicato in eguale misura al suo predecessore Monaco che come lui aveva gestito in maniera poco chiara il consorzio delle farmacie.

MEMOLI ANIELLO DANILO

 

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