La quarta rapina in tre anni nella stessa filiale del Banco di Napoli è un evento che non può essere in alcun modo inquadrato in nessun tipo di normale gestione del rischio rapina, pure legato all’attività bancaria.
Le Organizzazioni sindacali non possono più accettare che l’Azienda, negli incontri istituzionali, continui a fornire dati statistici che evidenziano come il fenomeno sia in contrazione, se l’Azienda stessa esprime una così grave superficialità nel valutare casi specifici, che se non incidono in modo rilevante nelle statistiche fornite, restano comunque intollerabili.
La sensibilità al tema della salute e della sicurezza dei lavoratori deve legarsi alla capacità di interpretare i fenomeni, inquadrarli nel contesto territoriale ed affrontarli con la premura e l’attenzione che merita la tutela dell’incolumità fisica e della salvaguardia psichica di persone che non possono dare all’azienda, oltre al sacrificio quotidiano, anche la propria salute e qualità di vita.
Per l’ennesima volta la Banca ha ritenuto non necessario il presidio armato della filiale di Eboli, nonostante la stessa scelta non sia operata dalle altre banche sulla piazza, col risultato che il Banco di Napoli di via Amendola resta la più facile preda delle mire criminali in quella città.
Chiediamo all’Azienda di intervenire con un programma efficace e definitivo che stabilizzi la sicurezza della filiale di Eboli, riconducendola alla normalità, perché un’incidenza di questa portata supera di gran lunga, al di là delle statistiche, i limiti della decenza.
Le RSA costituite in provincia di Salerno di Fiba/CISL Fisac/CGIL Uilca/UIL