Salvatore Parolisi, ad oggi unico accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea, originaria di Somma Vesuviana, rimane in carcere. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare del Tribunale del Riesame dell’Aquila emessa nei confronti del caporalmaggiore accusato di aver ucciso sua moglie. I capi di accusa sono di uxoricidio e vilipendio di cadavere. “Anche la Cassazione tiene in carcere Parolisi: è il riconoscimento che non è un processo fondato sul nulla, come qualcuno vorrebbe far credere – ha fatto sapere l’avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni – spero che cessi così quello stillicidio di notizie, su presunte, inesistenti, novità, quando invece tutto è noto da tempo, pur nella legittimità delle distinte valutazioni e posizioni”. I legali di Parolisi si limitano invece all’accettazione della sentenza: “Prendiamo atto e rispettiamo la decisione della Suprema Corte. Ci poteva stare ma questa è soltanto una tappa di un percorso complesso. Il lavoro è ancora lungo ma siamo pronti ad affrontare il processo al più presto possibile e siamo certi che dimostreremo l’innocenza di Salvatore Parolisi”. Nei prossimi giorni,sarà resa nota decisione del Tribunale dei Minori che dovrà pronunciarsi in merito all’affidamento della piccola Vittoria Parolisi, ad oggi in affidamento ai nonni materni a Somma Vesuviana.