Il 28 novembre si è tenuta a Città della Scienza la premiazione del “Concorso PlayEnergy – energia in gioco”, indetto dall’Enel e giunto alla nona edizione.
Un progetto ludico-educativo gratuito che promuove nelle scuole di tutto il mondo un concetto che è possibile riassumere in quattro termini: Energia, scienza, tecnologia, ambiente. Con un obiettivo importantissimo per il futuro del nostro Pianeta: diffondere tra i giovani una cultura energetica responsabile, partendo dalla conoscenza delle fonti e degli impianti fino ad arrivare alla distribuzione nelle nostre case e ai corretti comportamenti di utilizzo.
È un impegno, quello di PalyEnery, che ogni anno si rinnova coinvolgendo migliaia di studenti di ogni grado scolastico con materiali on e off line e iniziative sul territorio. Il concorso E tu, di che energia sei? quest’anno ha sfidato le scuole nella ricerca di originali ed equilibrate soluzioni per produrre elettricità. Con una regola fondamentale: scegliere la giusta combinazione di fonti, ragionando sulla base delle caratteristiche del proprio territorio o del proprio Paese.
Le scuole di tutta la Campania hanno coinvolto nel progetto 24.000 alunni partecipanti che hanno presentato migliaia di elaborati sul tema di “E tu, di che energia sei?”. Quattro giovanissimi alunni dell’ex 3a G della Scuola Secondaria di 1° grado “R. Fucini” di Gragnano hanno presentato, su invito della loro Professoressa di tecnologia, Antonella Cascone, un lavoro dal titolo “Un cocktail di energia”, ottenendo la menzione speciale nonché la possibilità di accedere alla fase nazionale dove potranno confrontarsi con le scuole di tutta Italia.
Dopo un’attenta analisi delle attuali fonti energetiche della regione Campania, i quattro studenti – oggi alunni del liceo scientifico Don Milani di Gragnano e del liceo classico Plinio Seniore di Castellammare di Stabia – hanno individuato nuove fonti per la loro amata regione, la Campania, che oggi importa circa l’80% dell’energia necessaria. Il loro motto? “Trasformare in risorsa ciò che oggi è considerato da tutti un problema”: l’emergenza rifiuti. Dall’analisi di una delle buone prassi studiate prendendo a modello l’Islanda, hanno scoperto che i geiser, considerati per decenni un enorme problema per gli abitanti dell’isola, hanno oggi reso quel paese quasi totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico.
Gli alunni sono poi passati allo studio delle vere risorse della Campania, il sole, il vento, l’acqua e le biomasse. Attraverso l’incremento di queste fonti, infatti, la Campania potrebbe, secondo il loro studio, diminuire in maniera considerevole il quantitativo di energia importata (fino al 20%), diventando così quasi indipendente dal punto di vista energetico.
Il lavoro di Dylan Di Nola, Gianni Fontanella, Daniele Principe e Daniele Vitale si conclude con una frase molto toccante: “noi amiamo la nostra regione e non vogliamo che balzi agli onori della cronaca solo per episodi negativi”.
Lo staff di PlayEnergy, si è detto entusiasta dell’elaborato di questi quattro giovanissimi “studiosi” e ha sottolineato come il messaggio di tutela dell’ambiente stia passando alle nuove generazioni in maniera chiara. Se il futuro della nostra terra è in mano a ragazzi di tale pasta, allora il pianeta ha ancora una speranza di riuscire a risollevarsi!