Mura scrostate che trasudano umidità, intonaci fatiscenti, sistema di illuminazione mal funzionante, quello di ventilazione fuori uso, il tappeto blu di linoleum sollevato perché rigonfio di acqua piovana, porte che pendono su di un lato, fili elettrici e idraulici scoperti, condizioni igienico-sanitarie compromesse. Una scena devastante visibile come solo dopo un terremoto, invece, quello delle palestre del liceo scientifico “Carlo Urbani” ha tutti i contorni di un vero e proprio scempio edilizio. I locali già presentavano, in passato, diversi problemi ma le abbondanti piogge delle scorse settimane hanno aggravato la situazione. Sono saltati i collettori esterni atti a fare da frangiflutti all’ingente flusso delle acque, il pozzetto interno che serve a incanalarlo è stato inondato e, straripando, l’acqua ha completamente allagato i sotterranei dell’edificio. Evidenti rimangono i segni di quei momenti terribili, una linea orizzontale sulla parete segna l’altezza di circa 80 cm raggiunta dall’acqua. Gli studenti, lividi di rabbia, denunciano lo stato di degrado in cui versano quegli spazi che dovrebbero ospitarli per permettere loro di svolgere educazione fisica senza incorrere in qualche, possibile, rischio alla propria incolumità. “Sono quattro anni che sentiamo le solite promesse, sempre disattese – accusano Giuliano Costa e Domenico Castiello, rappresentanti d’istituto – siamo costretti a fare lezione nel cortile esterno che, in teoria, dovrebbe costituire solo un punto di raccolta e di sicurezza in caso di eventi naturali pericolosi, ma che viene adibito spesso a parcheggio per le auto dei docenti. Inoltre, mancano aule e per questo si è costretti ad “emigrare” nel vicino istituto tecnico commerciale “Medi” che ha temporaneamente prestato degli spazi, il nostro diritto allo studio è andato a farsi benedire”. Gli studenti hanno così deciso di occupare la scuola, ma l’atto di forza non è riuscito a seguito di una eventuale richiesta di sgombero coatto e conseguente denuncia da parte del dirigente scolastico che, nonostante ciò, rimane al fianco dei ragazzi, sposando le ragioni della loro protesta, consigliando loro di intraprendere altre strade per manifestare le loro legittime richieste. “Al momento l’Ufficio Scolastico Provinciale ha affidato alcuni lavori di manutenzione straordinaria all’Asub, per una spesa complessiva di circa centomila euro- spiega la preside Mariarosaria De Luca – in attesa che a marzo 2012 vengano messi a gara di sub-appalto quelli di ristrutturazione totale. Ma se dapprima non si interviene per realizzare un nuovo pozzetto utile a prevenire ulteriori allagamenti in caso di pioggia, quei soldi verranno sprecati inutilmente. Chiediamo tempi più rapidi”. Intanto, gli studenti da oggi scenderanno in piazza, insceneranno sit-in o flash-mob sotto la sede della Provincia di Napoli con la sicurezza delle assenze “giustificate”.
Claudio Di Paola