Il porto di Torre Annunziata fuori dai finanziamenti europei presso la Regione, il presidente dell’associazione “Torre nel Cuore” Pasquale Guarriera ha lanciato l’allarme. “Il nostro porto non può essere scartato dagli interventi previsti a Napoli e a Castellammare e che inizieranno a decollare entro 6/8 mesi. – ha spiegato Guarriera – Quello di Torre è per importanza il terzo scalo della Campania, ed ha urgente bisogno ad avere fondali di 15/18 metri, per poter consentire a nave turistiche e commerciali di attraccare nella nostra città ricchissima di beni archeologici, culturali e paesaggistici”.
La polemica è sorta a seguito di un convegno tenutosi sabato scorso a Napoli organizzato dalla Cisl alla presenza di autorità civili e militari che hanno dibattuto sulla “risorsa mare”, sottolineando l’importanza del binomio portuale Napoli-Castellammare di Stabia. “Non ho visto il sindaco di Torre Annunziata seduto al tavolo – ha detto Guarriera – forse perché non viene considerato credibile, a causa dei milioni di euro di finanziamenti europei, statali, regionali e dei privati, che da oltre quattro anni non sono stati mai utilizzati per realizzare progetti per la nostra città.
Oggi chi amministra Torre non ha mai fatto ‘contare’ noi cittadini torresi. Un esempio su tutti il caso del Bilancio comunale che non è stato pubblicato sul sito web istituzionale dell’Ente. Mi sembra che la lezione – ha continuato il presidente di ‘Torre nel Cuore’ – l’hanno compresa molti cittadini, i quali non sono più disposti ad essere ingannati e demagogicamente imbambolati dalle promesse o dai buoni propositi”. Infine, uno sguardo alle prossime elezioni amministrative. “Auspico di comporre quanto prima – ha spiegato Guarriera – una forza unitaria di intervento da presentare per le elezioni al nuovo consiglio comunale.
Una forza composta a sua volta da rappresentanti di Sel, Idv, FdS e la civica ‘Torre nel Cuore’.
Questo comitato promotore dovrà proporre una serie di interventi a salvaguardia del lavoro e dell’economia di Torre An-nunziata, e dovrà intervenire presso la Regione, il Comune di Napoli, la Provincia e il neoministro della Difesa nostro concittadino Giampaolo Di Paola affinché il nostro porto diventi il pilastro del rilancio della città”.