Venerdì sera, dopo un’accorta attività investigativa congiunta della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e del Comando Provinciale di Napoli del Corpo Forestale dello Stato, e scattata una brillante operazione, denominata “Banda del Buco”, che ha portato al sequestro di oltre 50 Kg. di datteri di mare, il cui valore sul mercato nero e di oltre 5mila euro.
I militari della Capitaneria di Porto stabiese, comandata dal Capitano di Fregata Giuseppe Menna, e gli uomini della Forestale di Napoli, Comandati dal Primo Dirigente Sergio Costa, da diversi giorni stavano monitorando i movimenti di alcuni datterari e venerdì, in tarda serata, hanno fermato in flagranza di reato due uomini, A.G. 48 anni e A.C. 39 anni entrambi stabiesi, che rientravano a bordo di un piccolo natante nel porto di Castellammare di Stabia nei pressi della banchina “Mar Morto” (alle spalle dell’Hotel Montil) con a bordo oltre 50 kg di datteri di mare e l’equipaggiamento necessario per pescare e devastare la costa tra cui mute, bombole e utensili vari, inoltre anche alcune pietre asportate con sedimenti corallini.
I due sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria, inoltre è stato disposto il sequestro dei datteri, di tutto l’equipaggiamento e del natante utilizzato dai due pescatori di frodo.
L’operazione “Banda del buco”, così denominata perché i datteri di mare crescono all’interno di buchi che scavano nella roccia sott’acqua, motivo per cui per pescarli è necessario distruggere e devastare interi tratti di costa, ha visto la cooperazione tra Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, dal Comandante Giuseppe Menna della Guardia Costiera e dal Commissario Capo Marcello Russo responsabile del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo Forestale dello Stato di Napoli. Il Comandante Giuseppe Menna e il Commissario Capo Marcello Russo soddisfatti dall’esito dell’operazione, sono concordi nel dichiarare che il danno ambientale alla costa derivato dalla pesca di questi 50 kg di datteri è enorme e si ripercuote non solo sul delicato ecosistema marino, ma anche sulla bellezza delle nostre coste e dei nostri fondali. Hanno anche voluto sottolineare che l’attività svolta congiuntamente testimonia che i risultati conseguiti sono frutto della preziosa collaborazione “interforze” e della sinergia tra le professionalità della Guardia Costiera e Corpo Forestale.