Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che non ha ancora deciso quale ruolo interpretare, se quello di magistrato o quello di sindaco, e nell’indecisione una volta investe l’uno e l’altro ruolo a seconda della convenienza.
Durante la campagna elettorale, l ’ex magistrato aveva dichiarato che gli inceneritori sono tecnologie vecchie e superate, e che il futuro è la raccolta differenziata. In realtà il primo cittadino non vuole costruire i termovalorizzatori ed oggi rimanda la colpa della mondezza di Napoli a “fatti inquietanti che impediscono la raccolta dei rifiuti”. Forse parla di camorra? Anche in questo caso non ci rivela proprio nulla di nuovo! E ci chiediamo in quale veste, da magistrato o da sindaco vuole rivelarcele o affrontarle, visto che una soluzione non può cadere dal cielo.
Una soluzione demandata ad altri, prima a Berlusconi, e oggi a Monti ed in particolare il neo-ministro dell’ambiente, Clini, che avendo preso nota dell’incapacità del ex magistrato di risolvere il problema, pensa di inviare le Forze dell’Ordine e l’Esercito a Napoli. Una sconfitta per De Magistris, il cui piano di rifiuti faceva e fa ancora oggi, acqua da tutte le parti senza dare la possibilità di intravedere alcuna soluzione pragmatica. Si parla di raccolta differenziata senza tener conto degli impianti di compostaggio ,né risolvere la questione della localizzazione degli impianti di termovalorizzatori.
Basti solo dare uno sguardo a città europee, Copenaghen, o a quelle più vicine a noi, Brescia, dove gli inceneritori sono da anni funzionanti senza dare problemi all’ambiente ed ai cittadini.
Ci rivolgiamo al nostro sindaco De Magistris, perché si rimbocchi le maniche per una politica del fare. Quella del demandare ad altri le soluzioni, a noi napoletani non serve!
Angela Del Gaudio