Presentazione libro: “La nostra guerra. Scisciano ai suoi caduti”

La passione per la storia e l’interesse per quella locale sono alla base della genesi della seconda pubblicazione del Preside Professore Antonio Mucerino : “La nostra guerra. Scisciano ai suoi caduti”, edito a cura dell’Amministrazione Comunale di Scisciano.

L’opera si pone come atto finale del programma delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia organizzate dal Comitato per le celebrazioni, voluto e costituito all’uopo .

Il progetto di ricerca del Prof. Mucerino è stato accolto con entusiasmo e slancio intellettuale dall’Amministrazione Comunale con la consapevolezza di fare cosa gradita a tutta la popolazione e rendere un atto di doveroso omaggio ai caduti nelle due guerre.

“ La nostra guerra” celebra e commemora i caduti in guerra e tutti quei combattenti e non che, con coraggio e con il loro sacrificio, hanno contribuito alla conquista della pace e all’Unità dell’amata Patria.

E’ un lavoro di ricerca storica certosino e meticoloso. Nell’opera i caduti ritrovano un volto, ritornano protagonisti come lo furono sui campi di battaglia e la loro esistenza si perpetua nelle famiglie di appartenenza, accuratamente ricostruite dall’autore attraverso indagini e ricerche presso gli Uffici Comunali e colloqui con persone anziane.

Il lavoro si articola in varie sezioni. Il cuore dell’opera è costituito dalle 40 schede dei caduti. Per ognuno di essi l’autore ha cercato di ricostruire il grado e il ruolo militare, documentare il giorno, il luogo e le circostanze della morte, il luogo della sepoltura.

Una sezione interessante è dedicata agli episodi di guerra del settembre 1943 avvenuti a Scisciano : il mitragliamento del treno della Circumvesuviana del 17 settembre 1943, con la commemorazione di tale avvenimento voluta e realizzata dall’Amministrazione Comunale l’anno scorso, e l’uccisione di due civili sciscianesi.

Corredano l’opera un inserto fotografico e documentaristico, con foto di cittadini che hanno partecipato ai due conflitti mondiali e documenti ritenuti interessanti, ed un’appendice con cartine geografiche dei luoghi dove sono avvenute le battaglie e dove sono morti e sepolti i caduti.

Il libro è stato presentato il 4 novembre scorso nell’accogliente Teatro Comunale di Scisciano.

Animatore della serata è stato l’impareggiabile ed inimitabile Raffaele Ariola, che ha brillantemente condotto la manifestazione.

Dopo i saluti del Sindaco Dottor Patrizio Napolitano,dell’Assessore alla Cultura Raffaele Ambrosino e del Presidente del Consiglio Comunale e Coordinatore del Comitato per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia Dottor Carmine Di Palma, ha preso la parola l’illustre ospite della serata, il Professore Guido D’Agostino, docente di Storia del Mezzogiorno dell’Università agli Studi Federico II di Napoli e Presidente dell’Istituto Campano di Storia della Resistenza.   

“ L’autore ha colto un dato estremamente significativo – ha detto il Professore D’Agostino – che esiste un filo che lega la prima guerra mondiale, la seconda e i tragici e tremendi avvenimenti del settembre nero del 1943”.

Il suo discorso si è allargato sulle particolarità e differenze delle due guerre.

Il punto centrale dell’intervento del Professore è stato il riconoscimento del valore della memoria collettiva. “Si ha il dovere di trasmettere il ricordo della guerra e rendere ai giovani, ai quali è stata dedicata l’opera, il diritto di fruire della memoria. Essi non c’erano e c’è quindi bisogno di chi gliela racconti e li metta in condizione di ricevere, custodire e trasmettere la memoria stessa. Noi non siamo altro che ciò che ricordiamo – continua il Professore D’Agostino – ed il senso del libro è che ha assicurato alla comunità uno strumento per godere del diritto della memoria, come esiste il diritto alla salute, all’istruzione.

Per una comunità costituisce elemento di coesione poter contare su opere come questa”.

Il Professore D’Agostino ha concluso sottolineando che una comunità senza memoria non ha futuro; la memoria serve naturalmente al passato, al presente come diritto e soprattutto per progettare il futuro, un futuro migliore del presente e del passato, auspicando che la memoria della guerra sia generatrice di un messaggio di pace.

Infine l’autore,il Preside Professore Antonio Mucerino, ha spiegato la genesi dell’opera e le sue articolazioni. Non poche sono state le difficoltà di reperimento di notizie e dati, grande l’emozione di fronte a documenti particolarmente toccanti e significativi, come l’invocazione alla Vergine di Pompei da parte del notaio Giuseppe Ariola, allora sottotenente prigioniero in Germania,annotata su un piccolo messale gelosamente custodito ancora oggi dalla famiglia.

Il libro e la manifestazione , intesa a celebrare il 4 novembre e la festa delle Forze Armate , hanno suscitato profonde riflessioni.

Hanno reso più viva ed interessante la serata la proiezione di foto e documenti e la testimonianza di alcuni ex combattenti presenti in sala.

I vari interventi sono stati intervallati dalla lettura di significative poesie di celebri autori del ‘900 e dei poeti sciscianesi, Raffaele Camposano e Giuseppe La Rezza, da parte di giovani, accompagnati al piano da Giusy La Rezza.

Molti i parenti dei caduti intervenuti, provenienti anche da paesi limitrofi.

La serata, che si era aperta sulle vibranti note del nostro meraviglioso inno nazionale,si è conclusa rendendo onore ai caduti con la lettura dei loro nomi seguitadal silenzio,suonato alla tromba da Francesco Aschettino.

I numerosi partecipanti hanno seguito, commossi, con interesse e partecipazione le varie fasi della manifestazione, mostrando di aver gradito ed apprezzato la particolare e toccante serata.      

 Comunicato Stampa

 

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano