Il Gazzettino vesuviano | IGV

Castellammare di Stabia: Mozione di sfiducia respinta, Bobbio recupera i pezzi

E’ durato poco più di un’ora e mezza il consiglio comunale che vedeva tra i punti all’ordine la mozione di sfiducia, presentata lo scorso 7 novembre e sottoscritta da 18 consiglieri comunali, nei confronti del presidente del parlamentino stabiese Gaetano Cimmino (Pdl) e del suo vice Giuseppe Mercatelli (Repubblicani). Sono state varie le motivazioni che il mese scorso hanno portato 18 consiglieri comunali (l’opposizione più Alfano, Cascone ed Esposito dell’Udc, Federico, De Julio, Pane, Esposito e Maiello) a firmare la mozione di sfiducia: “i capigruppo consiliari sistematicamente non vengono convocati per la conferenza capigruppo per la definizione di strategie comuni per il buon funzionamento dei consigli comunali né mai vengono favoriti rapporti politici con i consiglieri ed i gruppi di opposizione”; mancanza di organizzazione per le commissioni consiliari e la non assicurata presenza del segretario verbalizzante; “ha eluso le richieste di convocazione del consiglio comunale; “non c’è risposta ad interrogazioni e interpellanze”; l’assenza del vicepresidente vicario. Il presidente Cimmino gridò che questo era un attacco al suo partito, mentre il sindaco Bobbio lo definì un tranello da vecchia politica. In aula dopo la lettura della mozione di sfiducia da parte dello stesso Cimmino si è passati alle dichiarazioni di voto. Il primo a prendere la parola è il consigliere Cascone: “Devo precisare che le motivazioni erano di tipo tecnico e non politico. L’iniziativa ha condizionato positivamente l’attività dell’ufficio di presidente in questi ultimi tempi. E’ per questo che voterò contro la sfiducia”. Queste parole fanno capire a tutti in aula che né Cimmino né Mercatelli verranno sfiduciati. Dopo Cascone sono in molti ad intervenire, sia i consiglieri di maggioranza sia quelli dell’opposizione. Il consigliere di Sel, Zingone, dice che “dal mese scorso non si è sanato nulla”. “Non è come dice il consigliere Cascone – ha detto Russo (Pd)- Le motivazioni della sfiducia non sono venute meno”. “Nei prossimi giorni – ha affermato il consigliere Corrado (Officina democratica) sapremo qual è il prezzo politico pagato dal sindaco per ricompattare la maggioranza”. “Io e Melisse ci asteniamo- ha detto Esposito- ed invitiamo il presidente a svolgere il suo ruolo come ha fatto dopo la sfiducia”. Il consigliere Esposito (Udc), il più animato, ha detto che “le cose stanno andando meglio dopo questo forte atto”, sostenendo la tesi del compagno di partito Cascone. Al termine delle votazioni i risultati sono stati gli stessi sia per Cimmino sia per Mercatelli: 10 ‘si’, 17 i ‘no’ e 2 gli astenuti (Esposito e Melisse). Mozioni di sfiducia respinte e maggioranza che recupera ‘pezzi’. Anche questo  secondo esame, dopo il tentativo di dimissioni contemporanee di metà consiglio comunale più uno messo in atto dal centrosinistra e i moderati, è stato superato dalla maggioranza di Bobbio.

Raffaele Cava

Exit mobile version