La compagnia sarnese “In alto mare” alla rassegna di Saviano

Dopo l’ottimo esordio dello scorso 26 novembre della compagnia di Villaricca, “Erga Omnes”, che ha presentato la commedia scritta e diretta da Vincenzo Pianese,  “Per grazie ricevute”, stasera è la volta del gruppo artistico sarnese “In alto mare” che metterà in scena “… Io per fortuna”, opera di Francesco Mancuso, valido regista ed autore che si è già distinto in rassegne precedenti con opere di straordinaria attualità,  ambientate in diversificati contesti storici.

La compagnia salernitana proverà ancora una volta a convincere il pubblico e la giuria dell’ottava rassegna teatrale savianese della validità del nuovo lavoro, così come lo scorso anno quando si è aggiudicata il premio riservato alla sezione ‘inediti’ con “Palummella alla luce del sole”, opera di spiccata attualità con reminiscenze storiche rispecchianti la cruda realtà dei vicoli e il tentativo di ‘recuperare’ tanti giovani in predicato di prendere la ‘cattiva strada’ … non trascurando il disagio tra le nuove e vecchie generazioni, rappresentate in eterno conflitto tra equivoci e incomprensioni dovute alla carenza di dialogo o alla diversità degli obiettivi da conseguire.

Lo scenario è sempre quello del teatro/auditorium di Saviano, il cui gestore e direttore artistico della kermesse, Giovanni Palladoro, tiene come un gioiellino per consentire al numeroso pubblico che riempie quasi sempre ogni ordine di posto, di essere a proprio agio per godersi due abbondanti ore di spettacolo e staccare la spina dai problemi del quotidiano.

“E’ vero – esordisce il responsabile della struttura – noi proviamo sempre a migliorarci. Se ci accorgiamo che qualche cosa non va, ci facciamo in quattro per riportarla nei canoni normali. Questa edizione, poi, ci ha dato qualche grattacapo in più perché operiamo in regime di autofinanziamento. Ci inorgoglisce il ‘patrocinio morale’ della d.ssa  Gabriella D’Orso, commissario straordinario del comune di Saviano, che ha molto apprezzato il nostro operato, nel rendersi conto della sua ottima portata artistica e del fatto che avviene tra mille difficoltà. Purtroppo una manifestazione che si sviluppa nell’arco di sei mesi circa e con undici opere da portare in scena, necessita di congrui fondi per le variegate spese di gestione, ed il momento di crisi si è abbattuto come una scure sull’arte del teatro e dello spettacolo. Saviano non fa eccezione a questa regola! Per questo – conclude il Palladoro – ringrazio tutti coloro che ci sono vicini col loro sostegno, perché da soli, la nostra passione, il nostro impegno, i nostri sacrifici … approderebbero a ben poco senza l’apporto di realtà sensibili alla nostra iniziativa”.

A stasera, allora!

 

 

 

 

 

 

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