Pimonte, messa in memoria di Carlo Cannavacciuolo

Una messa in memoria di Carlo Cannavacciuolo, il 27enne veterinario ucciso la notte tra il 4 e il 5 novembre a seguito di un tentativo di rapina a Santa Maria la Carità.
A un mese dalla morte è stata celebrata domenica sera, nella chiesa di San Michele Arcangelo,una messa in suffragio della sua anima. Non a caso la scelta è ricaduta su Pimonte, che è il paese dove risiedono Violanto Petrucci e Ciro Afeltra, ovvero i due presunti killer di Cannavacciuolo che si trovano tuttora in carcere. Alla funzione religiosa, officiata da don Gennaro Giordano e don Franco Celotto, hanno partecipato le autorità civili e militari dei due comuni, i familiari di Carlo e centinaia di giovani.
“Noi tutti siamo stati colpiti da una vicenda atroce – hanno affermato dall’altare i due parroci durante l’omelia -, che ha strappato la vita al povero Carlo. Non resta dunque che affidarci ai magistrati, affinchè possano garantire la certezza della pena nei confronti degli esecutori del delitto”. Commoventi le parole di Rossella Cannavacciuolo, sorella di Carlo. “Un mese fa moriva mio fratello – ha affermato tra le lacrime – e da quel momento la nostra famiglia è stata segnata dal dolore. Hanno portato via il nostro angioletto, e non ci sarà sentenza che potrà far tornare indietro Carletto”.
La celebrazione di domenica sera, comunque, non sarà l’ultima manifestazione in ricordo del giovane vete-rinario.
Dopo la fiaccolata che si svolse a Santa Maria subito dopo il suo omicidio infatti, un’iniziativa analoga verrà infatti ri-petuta prima di Natale. “Stiamo lavorando per coinvolgere in quest’iniziativa anche i paesi limitrofi – spiega don Gennaro -.
Non solo Pimonte e Santa Maria, ma anche Gragnano, Casola, Lettere. Da qui a una settimana contiamo di definire gli ultimi dettagli”.

Francesco Fusco

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