Almeno un paio di “Armate Brancaleone” nel centro sinistra a Torre Annunziata. Anche nella città oplontina sembra spianarsi la via per una vittoria del centrodestra?
Affermazioni premature e una campagna elettorale ancora al di là da venire, ma tanti presupposti e tante scelte che al momento non fanno presagire nulla di buono sul fronte rosso a torrese.
Il Partito Democratico, che dovrebbe fare da guida per tutte le forze di sinistra, sembra in disgrazia.
La scelta del candidato sindaco caduta su Vincenzo Sica, dopo un attenta e pignola ricerca, dettata più dal provare a non scontentare nessuno che a creare una vera coalizione attorno ad un nome condiviso, non ha fatto che scontentare proprio tutti. Classico.
La versione ufficiale racconta un partito compatto e sicuro delle sue scelte, quella ufficiosa, appresa tra i tanti militanti, nonché tra gli stessi vertici del partito torrese riferiscono, a bassa voce, di un serpeggiante e serio malcontento. La voce che più si registra e quella che boccia proprio il “condiviso” Sica e che vorrebbe una scelta più trasparente, un nome segnatamente di sinistra, un candidato che possa ricompattare tutto il centrosinistra.
E a proposito di tutto il centrosinistra, quella che sembra più in forma per presentarsi alla tornata elettorale della prossima primavera sembra proprio l’altra “metà del cielo” sinistro. Federazione della Sinistra, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia Libertà e Torre nel Cuore sembrano essere in vantaggio sul Pd accogliendo proprio tutti quei delusi dai più moderati democratici. Anche per la parte a sinistra del centrosinistra si parlava di un candidato che potesse ricompattare il fronte, ma oggi, all’indomani dell’interpartitico che ha composto ufficialmente la “Nuova Sinistra” ed ha scelto Antonio Gagliardi quale candidato sindaco, sembra ormai orientata a seguire il proprio progetto politico.
Il nome che più sarebbe piaciuto ed ancora piace a molti, ma a quanto pare (vedi scelta Sica) non a tutti, sarebbe quello di Pierpaolo Telese. Giovane, di sinistra e capace di catalizzare i voti di un po’ di tutta la sinistra. Telese, che sin da subito era sembrato il candidato ideale, appare disinteressato alla cosa e allineato alle scelte del partito. Da più parti però gli continuano a giungere segnali ed esortazioni affinchè, rompendo gli indugi, faccia un passo avanti.
E in tutto questo il centrodestra cosa fa, oltre ad affiggere qualche simpatico manifesto? Proprio nulla, come è giusto che sia. Prima perché sembra effettivamente prematuro lanciare nell’agone il nome del candidato, ma anche perché assistere al frazionamento del proprio avversario politico, oltre ad esser un buon viatico per lavorare con tutta calma alle proprie candidature, infonde anche tanta fiducia. Chi sarà il candidato sulla riva “azzurra”? Molto probabilmente a succedere a Starita sarà Starita stesso. Infondo stando così le cose il suggerimento sarebbe “Sindaco uscente non si cambia”.
Gennaro Cirillo