In ogni caso, il coro è unanime: da De Magistris a Cesaro sono tutti concordi e determinati affinché Napoli non si veda privare di questa vetrina internazionale.
“E’ fuori di ogni dubbio che Napoli ospiterà le regate della Coppa America. Se non è possibile Bagnoli, auspico vivamente che via Caracciolo diventi il palcoscenico naturale per questo evento”. Cosi infatti il presidente della Provincia Cesaro ha commentato. Anche il sindaco è sulla stessa linea: “La zona è già interdetta al traffico per le domeniche ecologiche, quindi anche i disagi per i cittadini sarebbero contenuti: l’occasione sarebbe ancora più suggestiva perché parte della Villa comunale potrebbe trasformarsi nel villaggio della Coppa America, che vivrebbe così nel cuore della città”
Il coro di incoraggiamenti passa anche da Stefano Caldoro: “Come è noto – ha precisato il governatore – a Bagnoli c’è un problema di sicurezza legato a opere di bonifica che devono essere completate. Aspettiamo un ultimo parere del ministero dell’Ambiente e se non dovesse arrivare in tempo saremo allora costretti a spostare le regate da Bagnoli ad un’altra zona che può essere da Nisida fino a Mergellina e via Caracciolo”. Caldoro ha infine ricordato che il ministero potrebbe “dare parere negativo se non a condizione di fare lavori di bonifica che richiedono un tempo che non abbiamo”.
Anche Richard Worth, presidente dell’America’s Cup Event Authority, non appare scoraggiato, come ha fatto sapere alla stampa: “Siamo pronti ad accettare un’altra location, ma le regate non si spostano da Napoli” – ha detto il presidente, vero e proprio “re” della Coppa America – “Al momento non ho alcuna preoccupazione, siamo ancora in tempo per lavorare bene (le gare iniziano ad aprile, ndr) e puntiamo al rilancio dell’immagine di questa grande città, come sta facendo la sua squadra in Europa”
Anche Luciano Dassatti, presidente dell’autorità portuale di Napoli-Stabia, aggiunge parole di conforto: “Via Caracciolo come location alternativa? Lo scenario sarebbe ideale, non mi opporrei. I circoli nautici del lungomare hanno già dato piena disponibilità alla collaborazione”
Anche Paolo Graziano, presidente dell’Unione industriali di Napoli ed amministratore unico di ACN, la società di scopo creata per gestire le regate di coppa America a Napoli, commenta positivamente: “Via Caracciolo era una opzione già presa in considerazione proprio perchè c’erano dubbi su Bagnoli, ci eravamo preparati in tempo. Su via Caracciolo – ha aggiunto- bisogna fare una cosa più piccola e dobbiamo contrattarlo come campo di gara prima di tutto con gli americani. È una decisione loro, non nostra”
Si inizia a parlare anche dell’entità di interventi in quella zona: si pensa per ora ad abbassare la banchina per l’attracco dei catamarani e ad operare strutture mobili.
Mario De Angelis