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Il PdL si mobilita sul caso Cosentino

Silvio Berlusconi scende in campo sul terremoto giudiziario che ha coinvolto il Pdl campano. Prima nella riunione dell’ufficio di presidenza e poi in un faccia a faccia con i suoi fedelissimi, l’ex premier ha infatti invitato tutti a restare «uniti». L’ufficio legale del partito è impegnato senza sosta in queste ore nella lettura degli atti. Il destino dell’ex sottosegretario è legato proprio alle carte: gli esperti, in primis Niccolò Ghedini, stanno cercando di capire se a carico di Cosentino ci siano prove schiaccianti. Intanto, sul caso si esprime il governatore Stefano Caldoro: «Aspettiamo la valutazione di Angelino Alfano e quella dei vertici del Pdl sulla riorganizzazione del partito campano». Caldoro guarda con attenzione all’inchiesta che ha travolto il coordinatore regionale e quello provinciale, Luigi Cesaro, rispetto alla quale considera necessaria una riflessione dei massimi dirigenti del Pdl. «Ho grande fiducia in come Alfano affronterà la questione del partito in Campania e nelle decisioni che riterrà migliori. Per lui il tema del partito è prioritario» spiega il governatore. Al tempo stesso Caldoro sottolinea di avere «grande rispetto per le inchieste della magistratura. Credo che l’errore che si faccia anche troppo tra i politici è parlarne fuori dal contesto che dev’essere quello delle garanzie che dà la nostra giustizia. I processi vanno fatti nel pieno rispetto delle garanzie dell’accusa e della difesa». Sì, dunque, ad una rivoluzione all’interno del Pdl campano che peraltro Caldoro auspica da tempo. Non è un problema di uomini, ha più volte sottolineato, ma «di metodo e di idee». A tal proposito ha spesso citato l’esempio dei partiti americani «che non hanno le tessere e sono organizzati in modo orizzontale». Da quel modello, secondo il governatore, bisogna partire per dar vita ad una nuova politica. I vertici romani, intanto, stanno lavorando per trovare una soluzione: si potrebbe arrivare al commissariamento ma non è detto che sarà necessario. Cosentino infatti potrebbe decidere di fare un passo indietro, magari nel tentativo di concorrere alla scelta del prossimo coordinatore (potrebbe sponsorizzare i senatori Pasquale Giuliano e Carlo Sarro).

Antonio Averaimo

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