Bruno Cortes esterno sinistro del Botafogo è ormai da un paio di giorni l’uomo copertina, il personaggio simbolo di ciò che accadrà a gennaio 2012, la data prevista per la partenza, direzione San Paolo, però nel quartiere Fuorigrotta, destinazione ritenuta inevitabile, in presenza d’una offerta da 4 milioni di euro ormai presentata. Il frullatore mediatico è stato avviato e Bruno Cortes ha dovuto difendersi con una serie di tackle diplomatici, divenuti elementi di discussione sui siti sudamericani: «Non so se questo è il momento buono per andare via. Io lascio tutto nelle mani di Dio». Le opinioni, separate dai fatti, lasciano poco spazio alle libere interpretazioni e in Brasile si sono sbilanciati senza tema di smentite: Bruno Cortes e il Napoli sono separati semplicemente da un autografo, il dettaglio su un contratto sistemato nella credenza. Chi vivrà vedrà, s’usa dire: però Maurizio Micheli viene segnalato da quelle parti da un bel po’, osservatore errante tra Brasile ed Argentina, diviso tra Bruno Cortes e Paulo Dybala (18), tra Facundo Ferreyra (quasi 21) e Brian Ferreira (17). La priorità, comunque, è Cortes, accerchiato dai cronisti brasiliani ai quali non è riuscito a sottrarsi, ai quali non ha potuto negare l’esistenza di un affare in vista. «Solo Dio sa qual è l’ora giusta per poter partire».
Cosimo Silva