Il sen. Nello Di Nardo l’altra sera ha inaugurato la sede del partito dell’Italia dei valori nella città di Castellammare. A margine dell’inaugurazione della sede dell’Idv stabiese Di Nardo ha annunciato di volersi candidare a sindaco della città delle acque. Ha dato la sua disponibilità alla presenza dell’ex sindaco Salvatore Vozza (Sel) e il capogruppo consiliare del Pd Toni Pannullo. Nella giornata di ieri è arrivata la risposta del primo cittadino stabiese Luigi Bobbio che usa toni ironici, probabilmente per il grande anticipo dell’annuncio di Di Nardo. Mancano circa tre anni e mezzo alla nuova tornata elettorale. E’ vero che negli ultimi tempi il centrosinistra stabiese e la compagine dei moderati (ora rappresentati in consiglio comunale solo da Melisse ed Esposito) hanno provato a mandare a casa l’ex pm prima con le dimissioni contemporanee di metà consiglio comunale più uno e poi con la mozione di sfiducia nei confronti del presidente del parlamentino stabiese Gaetano Cimmino (Pdl). Due tentativi falliti. “Ho qualche difficoltà ad inquadrare, personalmente e partiticamente, il sen. Di Nardo che, questa mattina, mi ha fatto passare un brutto quarto d’ora, lasciandomi tuttora in ansia, con il tuonante proclama di volersi candidare come sindaco di Castellammare – ha commentato Bobbio – Uno dei senatori Di Nardo che io conosco è abbastanza famoso per la sua capacità di anticipare i tempi visto che, comunque, mancano tre anni e mezzo alle prossime elezioni comunali. Ma resta difficile, per me, di capire a quale parlamentare Di Nardo io mi debba rivolgere perché, se non ricordo male, o non me ne sfugge qualcuno, nel corso degli ultimi anni abbiamo avuto un Di Nardo del Ccd, un Di Nardo del Cdr (non quello di Tufino), un Di Nardo dell’Udr, un Di Nardo dell’Udeur e un Di Nardo dell’Idv ”. Il primo cittadino stabiese continua, sempre ironico, il suo intervento dubbioso sul consenso riscosso dal dipietrista in città: “Tutti questi onorevoli e senatori Di Nardo dicono di essere il parlamentare di riferimento degli stabiesi, senza tuttavia precisare, giustamente, se gli stabiesi stessi lo tengano come punto di riferimento al fine di incrociarlo o di evitarlo”. Bobbio rassicura (sempre ironicamente) l’esponente Idv dicendo che “se nessuno dovesse sostenerlo” si impegnerà lui a farlo personalmente. Ed in chiusura l’ultima frecciatina in riferimento ad un infelice dichiarazione rilasciata all’Ansa: “come potrebbe la città rinunciare a un sindaco che, con una storica e memorabile agenzia Ansa del 27 gennaio del 2000, annunciava: «Non posso che essere raggiante per la decisione dell’Istat […] di inserire il nostro limoncello nel novero dei prodotti che determinano l’andamento degli indici di inflazione»? Cari parlamentari «Di Nardi» non dimenticate la nobile campagna sociale: bevi responsabilmente. E grazie per averci regalato un momento di grande ilarità”.
Raffaele Cava