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Il Pd di Somma Vesuviana vara un ciclo di seminari per avvicinare la politica ai cittadini

Una scommessa vinta, per il PD di Somma Vesuviana: è partito nei giorni scorsi il ciclo di seminari «Informarsi e formarsi per partecipare organizzato dalla sezione locale. Ben 32 le presenze, dai giovani che animano quotidianamente il partito a numerosi ragazzi «esterni» intervenuti per approfittare di un’opportunità tanto importante quanto rara. La serata si è aperta, nella sede del PD in piazza Vittorio Emanuele III, con i saluti del segretario Pietro Allocca che ha ringraziato tutti i presenti passando poi la parola al vicesegretario Massimiliano Martone il quale ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa in termini di confronto e di formazione politica. Voluta fortemente dai giovani dirigenti del partito che hanno apprezzato la disponibilità di Vincenzo Cimmino (direttivo PD) ad essere presente come relatore, data la sua grande esperienza in materia. Lo statuto del Comune, la complicata normativa di riferimento, la divisione tra «politica» ed «amministrazione», tra «politici» e «tecnici», il bilancio sociale o partecipato. Questi ed altri, i temi toccati da Cimmino nel quadro generale che ha delineato nel corso del suo intervento in cui non sono mancati gli spunti per analizzare in maniera critica il modo in cui gli amministratori moderni gestiscono la «cosa pubblica», anche a Somma Vesuviana. I giovani del PD hanno voluto, con il ciclo dei seminari formativi ed informativi tesi a promuovere la partecipazione, offrire un servizio alla cittadinanza, ma anche lanciare un preciso messaggio politico: le istituzioni, i partiti, la politica stessa nel senso più nobile del termine, non devono restare distanti dal popolo. I cittadini devono, a loro volta, attrezzarsi, capire, informarsi e sviluppare capacità di critica. I prossimi appuntamenti sono già fissati: venerdì 16 dicembre si parlerà di «Finanza locale tra crisi e federalismo» e mercoledì 21 dicembre, terza ed ultima data dell’iniziativa che certamente sarà ripetuta l’anno venturo, in cui si affronterà il tema ostico ma essenziale per comprendere come sono spesi i soldi dei cittadini, del «Bilancio comunale».

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