Nove lettere B lavorate in fabbrica, “il bello ed il buono” delle arti grafiche, etica ed estetica della creatività urbana: sono queste alcune delle parole chiave della mostra “La Fabbrica delle Lettere”, che sarà inaugurata giovedì 15 dicembre 2011 alle 16 e 30 nella Sala Esposizioni della Biblioteca Nazionale di Napoli “Vittorio Emanuele III” (Palazzo Reale – Piazza del Plebiscito 1).
La Biblioteca Nazionale di Napoli, principale biblioteca del Mezzogiorno, col sostegno delDipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, accoglie le opere del progetto “Alephactory”, secondo la critica internazionale uno dei più rilevanti progetti di creatività urbana in azienda, realizzato da Arti Grafiche Boccia Spa nello stabilimento di Salerno.
L’azienda infatti ha scelto la street art per raccontarsi al territorio ed INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana per selezionare e coordinare nove creativi urbani italiani, ora in mostra: ZenTwo Palladino, Alessandro Etnik Battisti, Alberto Made Capozzi, Domenico Pencil Acampora, Aldo Opium Oliviero, Gianluca Zeus40 Caputo, Antonello Macs Piccinino, Vincenzo Caktus Mastroiorio e Maria Checchia.
L’inaugurazione della mostra, che sarà aperta sino al 14 gennaio, sarà preceduta dalla presentazione del progetto a cui parteciperanno, tra gli altri, il direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Mauro Giancaspro, l’amministratore delegato di Arti Grafiche Boccia Spa Vincenzo Boccia, il direttore di Race Communication Roberto Race, il direttore di INWARD Luca Borriello.
All’evento saranno presenti anche i rappresentanti delle organizzazioni per la creatività urbana di Mosca, Londra, L’Aja e Lisbona, che l’indomani (venerdì 16) firmeranno un accordo con INWARD, sostenuto dal Ministero degli Esteri, per la nascita della prima rete internazionale sul tema.
Sempre per venerdì è prevista poi un’estesa opera di riqualificazione urbana nell’area Est di Napoli (via Taverna del Ferro dalle 11), che vedrà coinvolti gli artisti invitati, proseguendo così idealmente il progetto “La Fabbrica delle Lettere”.