Castellammare di Stabia: il 20 l’assemblea dei soci per la ricapitalizzazione delle terme

E’ il 20 dicembre la data della prossima assemblea dei soci (Comune e Sint) delle Terme di Stabia, quella che è stata rinviata più volte dallo scorso 28 ottobre. L’obiettivo è quello di procedere alla ricapitalizzazione dell’azienda termale, operazione necessaria visto che la barca Terme sta colando a picco con svariati milioni di euro di deficit in bilancio. I dati dell’ultimo anno parlano chiaro: introiti che si aggirano intorno ai quattro milioni di euro, mentre le spese correnti ammontano a 7.700.000 euro di cui 5 milioni solo per il personale. Ed infatti proprio ai lavoratori, che sono in attesa di sei stipendi arretrati, verranno chiesti ulteriori sacrifici. La prima cosa fatta per avviare le operazioni di salvataggio è stata quella di mandare in cassa integrazione fino alla fine del mese i 112 dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Oggi è il quarto giorno che allo stabilimento termale non si vede neanche l’ombra dei termali mentre sono rimasti solo qualche addetto alla sicurezza. La cig probabilmente verrà prolungata per altri mesi del 2012 ma i sindacati prima di firmare per il prolungamento chiederanno garanzie: il rientro degli stipendi arretrati durante il periodo di cig e il piano di rilancio aziendale. Tra le altre cose lo stipendio del mede di agosto, quello che era definito in dirittura d’arrivo un mese fa, ancora non è stato incassato dai termali. Si prospetta un Natale triste per i dipendenti del Solaro, in cassa integrazione e senza stipendi. Non sono in condizioni migliori i lavoratori stagionali per i quali si prospettano numerosi esuberi, in tutto se ne contano un centinaio. La questione stagionali è la più spinosa all’interno delle Terme: i sindacati tendono a difendere la loro forza lavoro definendola una risorsa importante mentre la dirigenza sembra decisa a tagliare sul costo del lavoro. Dal loro canto i termali sperano che l’assemblea dei soci non slitti nuovamente e che si possano capire le prossime mosse della proprietà. In precedenza erano state avanzate alcune ipotesi non seguite ancora dai fatti: la rinuncia del canone di fitto che le Terme pagano alla Sint (società che ne detiene il patrimonio immobiliare) e la vendita dell’hotel delle Terme. Due soluzioni per pareggiare i conti dell’azienda.

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