“Il rinvio a giudizio per la papi-girl Emanuela Romano – dichiarano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il segretario provinciale Carlo Ceparano – era assolutamente scontato visto che l’ ex partecipante a Miss Italia aveva palesemente detto il falso. La Romano è stata rinviata a giudizio per aver attestato falsamente di non trovarsi in condizione di incompatibilità mentre il 14 settembre 2010 presentava la domanda per far parte dell’organismo. La falsità consisterebbe nell’aver ‘omesso’ la circostanza di essere, in quel momento, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Castellammare di Stabia, guidato dal sindaco Pdl Luigi Bobbio. “Carica espressamente prevista dalla legge regionale come condizione di incompatibilità”.
“La cosa più grave di questa triste vicenda, l’ ennesima che riguarda le papi girls, è che la Romano secondo noi è stata proposta al Corecom – continuano Borrelli e Ceparano – per risolvere un problema politico al Sindaco del PDL di Castellammare Bobbio che non la voleva più nella sua giunta a cui era approdata in modo misterioso.
Per essere certa della carica al Corecom la Romano ha evitato di dimettersi nei tempi utili formalizzando le sue dimissioni solo a nomina avvenuta. Questa è la politica di un certo centro destra. Bobbio e Caldoro a nostro avviso hanno utilizzato una nomina di prestigio e molto tecnica per risolvere un problema politico interno al loro partito. Una vicenda che è segno della cattiva politica di questi tempi. Inoltre vorremmo che la Magistratura indagasse anche sulle qualifiche della stessa Romano e sul cui curruculum su cui abbiamo molti dubbi”.