Mercoledì 14 dicembre c’è stata un’imponente rassegna organizzata dall’associazione 360gradi, l’associazione regionale amici del Sarno e dal forum fiume Sarno chiamata: “FIUME SARNO – Scafati periferia della bonifica”. Fra gli ospiti di questa serata si ricordano: il dottor Carmine Ferrara vicepresidente dell’associazione regionale del Sarno, l’architetto Michele Cirillo, il dottor Sergio Modenese responsabile qualità delle acque depuratore Scafati ed il senatore Edo Ronchi ex ministro dell’ambiente e presidente della fondazione sviluppo sostenibile. Il convegno ovviamente ha avuto un tema di assoluta rilevanza e purtroppo da ormai più di venti anni sempre attuale: l’inquinamento del fiume Sarno. Gli interventi degli ospiti hanno messo a nudo la gravità della situazione e dell’assoluta inefficienza degli attuali amministratori della città di Scafati ed anche della regione di rendersi partecipi al problema. Inoltre sono state date delle istanze a ciò che dovrebbe essere portato a termine dalle forze politiche: bonifica, depurazione e soprattutto sensibilizzazione dei cittadini. Da sottolineare anche l’intervento molto audace dell’ex sindaco di Scafati Nicola Pesce. A questo proposito ho intervistato l’attuale segretario cittadino di Scafati del PD Giuseppe De Francesco.
E’ la prima volta che si tiene un dibattito sul tema del fiume Sarno?
Diciamo che non è il primo incontro sul problema “Sarno”. Io apprezzo il grande impegno di tutte le associazioni che hanno dimostrato anche nell’organizzare questa rassegna. Tuttavia è chiaro che questo è soprattutto un problema politico.
In questi anni le tappe sono state soddisfacenti?
Sicuramente non siamo più all’anno zero. La situazione è stata risolta all’80 per cento per la realizzazione delle opere del Sarno. Ovviamente si parla del bacino del fiume Sarno. Purtroppo questo 20 per cento mancante crea un deficit soprattutto per Scafati e di questo ne è responsabile l’attuale amministrazione comunale di Scafati ma anche la Regione.
I precedenti governi di centro – sinistra in passato hanno apportato delle novità nell’affrontare questo tema?
Il centro sinistra con Nicola Pesce ha posto il problema elevandolo a questione nazionale. Difatti Pesce con l’allora ministro dell’ambiente Ronchi ha sbloccato 660 milioni di euro per risanare il Sarno. Attualmente manca il rifacimento della rete fognaria,vasche di decantazione ed ultimazione del depuratore. È chiaro che i governi successivi non hanno dato importanza alla questione ed attualmente la situazione è regredita.
I cittadini si sono mostrati interessati a tutto ciò?
Ritengo che ci sia un’assuefazione ai problemi. Questo in generale come anche per l’ospedale di Scafati. Tuttavia credo che i cittadini si stiano incominciando a stancare ed indignare su tutte queste problematiche.
Cosa è successo per i finanziamenti?
Noi veniamo da una cattiva gestione dei finanziamenti che anche dal governo centrale sono stati indirizzati verso altri settori non avvantaggiando il sud. L’unione europea in questi anni ha stanziato circa 250 milioni per il fiume Sarno. Ad oggi siamo scesi a circa 160 proprio perché gli altri sono stati sperperati ed inoltre di questi 160 alcuni sono stati trattenuti dalla GORI e su questo c’è un contenzioso in corso.
Il centro sinistra come si pone per il futuro su questo tema?
Nel nostro programma ci sono tre tematiche prioritarie. La questione sanitaria con l’ospedale. La questione SARNO. Ed infine la questione dell’occupazione. Speriamo di realizzarle in futuro.
Aniello Danilo Memoli