La compagnia teatrale “La Caccavella” festeggia a Sant’Anastasia i vent’anni di attività

Festeggia – domenica 18 e lunedì 19 dicembre alle 20,00 presso l’auditorium del convento di Sant’Antonio – il suo ventennale la compagnia teatrale “La Caccavella”. Con la commedia di Eduardo Barra “’a mugliera santa e ‘o marito cornuto”, sulla scia dei successi ottenuti negli anni precedenti, Peppe Del Prete e Imma Maione – rispettivamente direttore artistico e Presidente dell’omonima associazione – segnano il numero venti nella loro carriera del teatro affrontando i problemi della coppia. Fatta da tanti nuovi progetti contraddistinti da una maggior apertura ad autori come Scarpetta, Petito, Ercolani, Sasso e Salemme, la loro carriera e il loro impegno ha allietato serate e fatto ridere molti spettatori, portando a calcare le scene soprattutto i giovani, col tempo cresciuti alla logica teatrale che genera ogni volta nuove emozioni, esige puntualità, serietà, caparbietà, diverte, è attuale e impegnativa, come dicono l’attrice senior Annarita De Simone e il debuttante Filippo Guadagno.

“Abbiamo volentieri concesso il patrocinio alla compagnia nel suo ventennale – chiarisce l’ass. alla cultura Veruska Zucconi – perché meritano tutto il sostegno dell’Ente e mio. Hanno regalato anni di fermenti e di allegria. Per chi ha il privilegio di fare l’assessore alla cultura, dare il giusto valore alle realtà locali è un obbligo al quale non è lecito derogare”.

Nasce nel 1991, per gioco, con nipoti e amici e colleghi, la voglia di teatro. Poi l’associazione e la compagnia, tanti laboratori teatrali in progetti di recupero di giovani in disagio sociale. Un’esperienza formativa che convince il direttore artistico a dedicarsi pienamente al teatro, sua giovane passione “trasmessa alla mia consorte, presidente de “la Caccavella”, un contenitore di allegria che dà l’idea di un suono tipico napoletano ed esprime la gioia con cui cerchiamo – dice Del Prete – di prepararci alla commedia. Questa del ventennale è ispirata al filone ironico, ambiguo, “friccicariello”, fa vedere e non vedere, capire e non capire. Affrontiamo, con 4+4 artisti sulla scena, i problemi di coppia che possono trovare soluzione nel modo più simpatico se c’è: l’amore. E’ tema attuale e molti teatri lo propongono oggi. Noi abbiamo osato e vedremo come lo spettatore risponde”.

Completa la conoscenza della compagnia, che ha al suo attivo rassegne di teatro a Cercola e Madonna dell’Arco, la presidente Maione:”In questi venti anni, ho “cresciuto” circa 100 ragazzi, tra scenografi e attori, tutti come fossero miei figli e fratelli. Ho ascoltato le loro storie, visto le lacrime e i sorrisi, son nati amori e anche se può sembrare che abbiamo dato noi a loro, in realtà abbiamo ricevuto tantissimo”.

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