Pdl, ecco la sezione del circolo Magnacca. Ma i consiglieri restano “nomadi”

Ancora nomadi i consiglieri comunali del Popolo della Libertà di Portici. Dopo la chiusura della sede di piazza San Ciro avvenuta lo scorso settembre, gli esponenti del partito di Silvio Berlusconi non hanno ancora trovato una location nella quale riunirsi e coordinare i lavori della coalizione. Le polemiche sollevate nel mese settembrino, quando i pidiellini chiusero la sezione, tornano fortemente in auge a distanza di tre mesi. Infatti i consiglieri di opposizione assicurarono che in quindici giorni il partito avrebbe avuto una nuova struttura a disposizione dato il forte interesse alla questione di Marcello Di Caterina, deputato e candidato a sindaco nelle scorse elezioni comunali del 2009. Ad oggi, però, nulla è cambiato.
Le contraddizioni. I giorni successivi alla chiusura della sede, gli esponenti del Pdl spiegarono che si erano già messi all’opera per trovare una nuova dimora in una zona più centrale della città. Infatti, secondo i pidiellini la sezione di piazza San Ciro non era adeguata dato che aveva bisogno di forti lavori di ristrutturazione e che si trovava in una zona frequentata da persone “poco raccomandate”, requisito quest’ultimo che avrebbe fatto allontanare molti iscritti al partito che preferivano non presenziare alle riunioni. Altro motivo per il quale i consiglieri avrebbero abbandonato la sede sarebbe legato alle numerose incomprensioni con il proprietario. Tuttavia il proprietario della sede della centrale piazza San Ciro, contattato telefonicamente, smentisce i pidiellini: “Hanno detto che il partito non pagava più e se ne sono andati – spiega con parole semplici Cosimo, marito della proprietaria dell’immobile -. I consiglieri pagavano 700 euro al mese ed hanno deciso di abbandonare la sede, non abbiamo avuto grosse incomprensioni. Non è vero – conclude Cosimo – che la struttura ha grossi danni ed ha bisogno di forti lavori di ristrutturazione, tant’è vero che è già sul mercato, la fittiamo per uso studio”.  

Il caso. A creare ulteriore imbarazzo ai consiglieri comunali in quota Pdl è la presenza sul territorio di un circolo culturale che ha come riferimento il partito fondato da Silvio Berlusconi. Si tratta del “circolo Magnacca”, che non solo funge da vera è propria sezione del Popolo della Libertà, ma è addirittura sceso in campo firmando un manifesto contro il “mercatino biologico” unendosi ai simboli degli altri partiti di opposizione. Una presenza che fa arrossire i sei consiglieri comunali della coalizione di centrodestra, “appiedati” e letteralmente snobbati dal coordinatore Regionale del Popolo della Libertà Nicola Cosentino, che in occasione delle nomine per le dirigenti per le pari opportunità ha scelto per la città della Reggia Paola Bruno, esponente del “circolo Magnacca”.

I commenti. Sulla questione abbiamo intervistato Ciro Sforza, esponente del Pdl noto più per il suo silenzio in consiglio comunale che per le iniziative intraprese. Il consigliere, infatti, è finito più volte al centro delle critiche per i rarissimi interventi in consiglio comunale fino a guadagnarsi il soprannome tra gli addetti ai lavori di “consigliere muto”. “La sezione di piazza San Ciro era scomoda – afferma Sforza – per come era strutturata. Attualmente il segretario sta valutando le varie opzioni”. L’esponente del Popolo della Libertà commenta anche la presenza della sezione Pdl “Magnacca” sul territorio: “sul manifesto contro il mercatino biologico hanno usato il simbolo del Pdl e non credo che siano autorizzati. Vedremo”. Decisamente più diplomatico Mario Lago, esponente del “circolo Magnacca”: “Credo che i consiglieri del Pdl debbano ringraziare il circolo Magnacca che da visibilità alla coalizione di centrodestra. La nostra è una sezione sempre disponibile ed aperta a tutti. Siamo per la crescita del territorio, non per fare polemiche sterili”.

Andrea Scala

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