«Agli amici dell’Udc, che hanno sostenuto con coerenza di voler aprire al Terzo Polo, così come a quelli dell’Api, con i cui dirigenti da tempo vantiamo innanzitutto rapporti di amicizia, voglio dire che noi siamo pronti; lo siamo già da tempo e chiediamo di fare presto perché siamo convinti che Castellammare necessiti di un cambiamento, che non significhi un ritorno al passato e che abiuri completamente questa attuale esperienza amministrativa, assolutamente insoddisfacente».
«Quanto ad eventuali ulteriori alleanze prospettate, sia ben chiaro che noi non abbiamo riserve con nessuno, tuttavia chiediamo solo che prima si costituisca il Terzo Polo, che rappresenta una aggregazione di rilievo nazionale e non localistica, e poi si dialoghi con tutti i movimenti che vogliono partecipare al nostro progetto di cambiamento, ovviamente tranne che con i trasformisti di professione».
«Siamo convinti che se riusciamo – e sicuramente sarà così – a concretizzare un vero e concreto progetto di cambiamento, affermando in primis l’autorevolezza del Terzo Polo, il prossimo sindaco di Castellammare sarà espressione proprio del Terzo Polo».
«Ricorrendo ad un paragone storico –conclude – , ancorché in eccesso, attualmente il Capo della giunta sembra quel Luigi XIII, raccontato come attento solo alle cose frivole ed inutili, oltre che debole e succube del suo “strapagato consulente”, il Cardinale Richelieu, che, con trame di potere, governa, pro domo sua, al posto del primo. Bene, noi ci attiveremo affinché finisca presto il governo di Richelieu ed arrivi quello del Re Sole».