Il Napoli viene sconfitto sul proprio campo dalla Roma di Luis Enrique. Gara sfortunatissima per gli azzurri, beffati dall’autorete di De Sanctis in avvio e dalle reti di Osvaldo e Simplicio nella ripresa, quest’ultima condizionata da una deviazione di Cannavaro. Vale a poco la rete di Hamsik, che al minuto 81 aveva momentaneamente riaperto il match. Il Napoli però può recriminare un gol ingiustamente annullato a Cavani, che sarebbe stato il momentaneo pareggio e la speranza di vedere un risultato finale diverso. Ancora gli episodi decidono le sorti degli azzurri, tutto sommato ottima è stata la prestazione della squadra di Mazzarri, ora più che mai in credito con la fortuna.
La Partita:
Nel primo tempo ci si diverte parecchio. Luis Enrique cambia per l’ennesima volta formazione e riportaDe Rossi a centrocampo, dove ci sono anche Greco e Simplicio. In attacco, Totti si piazza alle spalle di Osvaldo e del giovane Lamela. E’ proprio l’argentino ad aprire la partita dopo soli tre minuti: l’ex Riverruba palla a Campagnaro, salta Cannavaro e crossa al centro; De Sanctis, complice una leggera deviazione diAronica, è poco reattivo e spedisce la palla dentro la propria porta. Per il San Paolo è un pugno nello stomaco, per gli uomini di Mazzarri è la sveglia suonata con un pizzico di ritardo.
I partenopei cominciano a giocare come sanno, cioè sfruttando un po’ le fasce e un po’ gli inserimenti diHamsik e Lavezzi. La Roma soffre sia a a destra che a sinistra, visto che Rosi e Taddei hanno decisamente un altro passo rispetto a Zuniga e Maggio. Uno spunto del colombiano, al 24′, è l’origine del clamoroso errore di Hamsik, che con la porta completamente vuota, da due metri, riesce nell’impresa di spedire il pallone alto sopra la traversa. Il Napoli preme a caccia del pareggio, sfiorato ancora una volta al 33′ quando Lavezzi colpisce il palo da pochi passi. La Roma, a un passo dalla capitolazione, prova a chiudere i conti poco dopo in contropiede, ma prima un sinistro di Osvaldo (38′) e poi un palo diLamela(41′) rimandano tutto al secondo tempo.
Gli uomini di Mazzarri rientrano in campo con grande convinzione. Dopo pochi minuti il Napoli pareggia, ma Celi annulla lun gol regolarissimo a Cavani per un presunto fallo di Maggio, che solo il direttore di gara vede, ma che in realtà non esiste. La Roma ringrazia e dopo nemmeno un quarto d’ora raddoppia con Osvaldo, bravo a impattare con il destro un preciso assist di Totti. La partita, nonostante l’1-2 di Hamsikall’82’ che riapre provvisoriamente i giochi, finisce esattamente in questo istante: non tanto per il risultato, ancora rimediabile; lo scontro del San Paolo termina qui perché, tre minuti prima, il Napoliperde Lavezzi per un infortunio muscolare. Al suo posto entra Pandev e segna il momentaneo pareggio per gli azzurri, ma fermi tutto ancora l’arbitro Celi strozza la gioia dei tifosi partenopei annullando il gol, per un fuorigioco dubbio di Cavani. Ancora una volta la Roma ringrazia e al 90′ subiscono il 3-1 diSimplicio in contropiede (tiro deviato da Cannavaro). Così finisce la gara al San Paolo gli azzurri perdono contro una piccola Roma, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ora la classifica si fa dura per gli uomini di Mazzarri, ma è proprio quando i giochi si fanno duri, che i duri iniziano a giocare. Ora solo una vittoria Mercoledì sera al San Paolo contro il Genoa potrà far dimenticare al popolo di fede azzurra, questa amara sconfitta, e magari anche grazie a qualche episodio a nostro favore, finalmente.
Cosimo Silva