Sergio Passariello, responsabile nazionale dell’Ufficio di segreteria attività produttive, Pmi, ed artigianato del Nuovo Psi, partito federato con il popolo delle libertà dichiara : “la difesa corporativa dell’articolo 18 da parte della Cgil dimostra quanto il maggiore sindacato italiano sia distate dai bisogni reali del paese e dei suoi cittadini” che continua a difendere, senza se e senza ma, uno strumento anacronistico ed antistorico che nei fatti difende una categoria di privilegiati, mentre milioni di lavoratori sono privi di ammortizzatori sociali, non tutelati grazie alla tipologia dell’impresa per la quale lavorano, e condanna le giovani generazioni ad un futuro di povertà se non di miseria, con il rischio di restare anche senza pensione, dopo aver lavorato una vita”.
L’articolo 18, ad onor del vero, non è l’unico problema che non fa crescere il sistema Italia, continua l’esponente socialista Passariello, per cui, nei prossimi mesi, la politica, dovrebbe occuparsi in maniera seria, costruttiva e senza dogmi ideologici di una seria riforma del mercato del lavoro, anche alla luce di una rigidità in uscita che non trova uguali in Europa, ed una altrettanto forte rigidità in entrata che ritarda, non poco, l’entrata nel mondo del lavoro, di donne e giovani generazioni, specialmente al sud Italia, avendo il coraggio di chiudere una stagione politica caratterizzato da uno strumento come l’articolo 18 ormai anti storico che danneggia il mercato del lavoro.
