Trecentocinquanta strutture della Campania a rischio di chiusura. 1000 bambini e bambine del comune di Napoli potrebbero essere riaffidati ai servizi sociali. 3000 lavoratori del settore che non percepiscono stipendio da oltre un anno. Questo il nuovo welfare della giunta e del sindaco De Magistris. Questi i numeri impressionanti che si ripropongono dopo oltre 28 mesi di richieste ufficiali, proteste, manifestazioni e incontri con le istituzioni di ieri e di oggi. “Durante l’assessorato di Giulio Riccio – spiega Cesare Romano portavoce della Federazione SAM- il credito vantato dalle case famiglia era di 22 mesi ora siamo arrivati a 28. La risposta è la solita: non ci sono soldi! Ma è mai possibile che i servizi indispensabili non sono pagati? E’ mai possibile che ancora si finanziano progetti e progettini cari all’attuale assessore e non ci siano i soldi per noi? Ma cosa ancora più grave, è mai possibile che non ci siano strumenti per fare giustizia? Qualcuno dei nostri colleghi ha addirittura parlato di suicidio”. Queste le parole di Cesare Romano intervenuto questa mattina su Radio Crc alla trasmissione ‘Barba e Capelli’, insieme a Chiara Giordano Presidente dell’Associazione onlus Campania in Movimento che da tempo si batte per i diritti di queste strutture. La Giordano proprio in questa occasione, ha lanciato un appello al sindaco De Magistris: “Dato che mancano pochi giorni al Natale che ognuno passerà con la famiglia, con i propri affetti e nelle proprie case, voglio ricordare al nostro primo cittadino, che per questi bambini l’unica famiglia è costituita dalle persone che li accudiscono e la loro casa è la struttura che li accoglie. Facciamo in modo che il Natale quest’anno arrivi anche per questi bambini. Non permettiamo che le Case Famiglia chiudano e che questi giovanissimi già poco fortunati vengano abbandonati anche dalle istituzioni”.