Ercolano, il musicista Misto: “Tradito dall’amministrazione della mia città”

“Tradito dall’amministrazione comunale della mia città” : questo lo sfogo del musicista ercolanese Aniello Misto rivolto alla totale indifferenza dell’attuale Giunta nei confronti della progettazione di eventi straordinari per il periodo natalizio . Giunta che non ha minimamente vagliato l’ipotesi di promuovere un’interessante iniziativa a costi ridottissimi proposta dal professionista per coinvolgere i giovani del centro storico : “ L’amarezza che provo è scaturita – ha precisato Misto – dalla sufficienza con la quale un artista professionale e conosciuto a livello internazionale per l’assiduo rapporto con personaggi della musica del calibro di Tullio De Piscopo viene trattato da chi non ha nemmeno avuto l’umiltà di rispondere ad un input che avrebbe certamente giovato all’immagine comunitaria. L’idea era quella di realizzare un mega evento musicale con artisti di fama mondiale a costi ridottissimi nella centralissima Piazza Pugliano cuore storico del paese. Avrei così coinvolto ragazzi difficili in una occasione di confronto nella quale poter parlare di legalità e di giustizia sociale attraverso le note di melodie rispecchianti la reale condizione d’esistenza dei giovani vesuviani. Mi preme sottolineare che questa denuncia sociale non è rivolta al sindaco di Ercolano Vincenzo Strazzullo  ma ai suoi più diretti collaboratori, assessori e consiglieri, che hanno ancora una volta disilluso le aspettative di tanti giovanissimi che credono nella musica e nel valore artistico di chi è nato e cresciuto a Ercolano”. Diplomato a pieni voti al Conservatorio di Napoli Misto non è certamente un nome sconosciuto in campo artistico : più volte l’ercolanese doc si è battuto in favore dei diritti umani, del vivere civile e della possibilità di riscatto da offrire a giovani esistenze ree solo di essere nate in contesti sociali estremamente difficili. “ Alcuni comuni confinanti con Ercolano – ha continuato Misto- mi hanno offerto piena collaborazione mostrando grande interesse per il sociale e per il futuro dei “rampolli locali”. Ancora una volta invece a Ercolano ho compreso come siano proprio gli amministratori a snobbare la città, quasi come investiti da un rigetto inconscio nei confronti dell’elemento indigeno. Mi chiedo quando questo penoso modus operandi cesserà, quando si terrà fede a promesse sbandierate in periodo elettorale e puntualmente finite al vento in barba alle sacro sante rivendicazioni di chi adolescente o appena maggiorenne è determinato a non lasciare la propria amata realtà d’origine. Si parla tanto di attenzione pubblica, di sicurezza , di evoluzione comunitaria : ebbene oggi abbiamo assistito all’ennesima frattura tra amministrazione comunale e cittadini dettata probabilmente dal menefreghismo con il quale taluni politici si relazionano con i propri onesti contribuenti. Questo dato sicuramente non fa onore ad una delle realtà più rappresentative del palinsesto turistico campano”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.