Ercolano, Simeone (PdL): “Non tradiamo la nostra città”

“Concittadini, amministratori non tradiamo la nostra città”: questo l’appello lanciato a Ercolano dal consigliere comunale del PdL Raffaele Simeone per invitare la comunità a non effettuare il tipico shopping natalizio in altre località limitrofe. “E’ ovvio che ogni contribuente – ha precisato Simeone- è libero di impiegare dove e come vuole il proprio denaro: è opportuno chiarire questo punto per evitare maligne strumentalizzazioni di quello che invece vuole essere una prova d’amore nei confronti di un territorio che ci ha visto crescere e operare sempre nel rispetto delle leggi e della Sovranità di una Repubblica alla quale siamo fieri di appartenere. Fa male vedere cittadini ercolanesi, anche esponenti di questa amministrazione, snobbare di fatto una città dalle potenzialità produttive appena scalfite che forse necessita solo di più “affetto” da parte dei propri figli. Sicuramente affronteremo anche in assise locale la questione per dare un segnale  forte a chi dimostra di non avere a cuore il futuro di questa comunità vesuviana”. Ercolanese doc Simeone esprime profonda amarezza per una defezione affettiva nei confronti del paese che a suo dire non ha ragion d’essere. Mentre dal Palazzo di Città si continua a pubblicizzare l’auto tassazione del consiglio comunale che ha consentito  l’ istallazione  a pochi giorni dal Natale delle tanto discusse illuminazioni straordinarie il malcontento della gente cresce di giorno in giorno come un’onda anomala destinata , a detta degli esperti, ad abbattere in tempi ristretti la vecchia classe politica indigena. Stranamente in questo stallo pietoso in cui da tempo vegeta Ercolano no si intravedono quanto meno segnali concreti di reazione da parte del primo cittadino Vincenzo Strazzullo che sembra restare immobile nell’attesa non si sa di quale intervento risolutore piovuto dall’alto. Ma in città ormai neanche più ai “miracoli politici” la gente crede , come ha commentato una delegazione di commercianti : “ I nostri amministratori devono comprendere che il periodo delle vacche grasse è finito : è una vergogna che chi è a capo di  questo territorio ad oggi non abbia pubblicamente denunciato nomi e ruoli pubblici di cosiddetti dirigenti la cui palese incapacità ha ridotto progressivamente Ercolano alle corde. Nessuno ha sbagliato? Bene, allora  Strazzullo organizzi una manifestazione pubblica e spieghi come realmente stanno le cose . Se non altro crediamo di meritare un minimo di considerazione da chi è stato democraticamente posto alla guida della città”. La miseria umana che si respira nell’aria in questi giorni di festa a Ercolano è più esplicativa di qualsiasi dissertazione politica : gli amministratori locali hanno per l’ennesima volta deluso e tradito più di cinquantamila onesti contribuenti rei solo di voler rimanere nella propria realtà d’origine.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteSognando un 2012 Giallorosso
SuccessivoDifferenziata, in meno di due settimane San Giorgio sfonda anche la soglia del 65%
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.