In merito alle notizie relative al Concorso per Ingegneri e Architetti svoltosi presso il Comune di Scafati si ricorda che si tratta solo dell’ ultimo atto di una serie di provvedimenti assunti dal 2008 dall’ Amm.ne Comunale che hanno suscitato, sempre e soltanto, dubbi e perplessità. Si ricorda, a tal proposito, la geniale trovata dello scorrimento delle graduatorie a “ cominciare dai più meritevoli” . Oppure il pasticcio del 31 Dicembre scorso con le Delibere di Giunta votate con soli quattro presenti. Oppure le condanne del Giudice del Lavoro all’assunzione di alcuni tecnici illegittimamente esclusi dall’ Amministrazione. Con il risultato, oggettivo e verificabile, di preferire sempre i soliti noti, tra i quali, come la stessa stampa ha rilevato, spicca il figlio di un consigliere comunale passato dall’ opposizione alla maggioranza nelle more dell’ espletamento di queste simpatiche procedure concorsuali.
Noi diciamo tre cose precise e rinviamo al mittente ogni stupido e cialtrone tentativo di intimidazione e confusione:
1) L’ Amministrazione Comunale risponda ai rilievi formulati dal Consiglio dell’ Ordine degli Architetti che ha chiesto ( intimato ) “ di annullare la prova di concorso ed a rinnovarla per riportarla nei binari della legittimità “;
2) La Magistratura intervenga e faccia ogni chiarezza circa eventuali comportamenti penalmente rilevanti riscontrabili nella gestione delle diverse procedure di selezione e/o concorso, a tempo determinato e/o indeterminato, svoltesi nel corso di questi anni al Comune di Scafati;
3) Denunciamo ancora una volta il clima da “ EMERGENZA DEMOCRATICA “ che si è prodotto a Scafati a causa delle scelte dell’ Amministrazione della Destra. Escludere l’ opposizione dalle principali funzioni di controllo; il ricorso continuo a scelte e procedure clientelari; le “campagne aquisti” di consiglieri eletti all’ opposizione, sui voti dei quali oggi si regge la maggioranza: questo è il prodotto di una Destra che non ha né cultura di governo né sensibilità democratica.
Queste le scelte che la città rischia di pagare a caro prezzo anche perché- come la storia dovrebbe insegnare e la cronaca recente ci ricorda – dentro le maglie aperte dal clientelismo, dall’ arroganza e dalla confusione, ben altri e più pericolosi fenomeni e interessi si possono infilare e possono inquinare il già fragile tessuto civile e sociale delle nostre zone. .
I CONSIGLIERI COMUNALI
DONNARUMMA ENRICO
AMBRUNZO MICHELANGELO
BOTTONI FRANCESCO
BUONO MAURO
CAIAZZO LUIGI
VITIELLO GIUSEPPE