Fare la cronaca di un Consiglio Comunale è sempre difficile. Raccontare i fatti accaduti significa renderli per come li si è vissuti, dal proprio punto di vista che è sempre carico di storie personali e di personali suggestioni. Nel consiglio comunale del 15 dicembre di fatti suscettibili a interpretazioni personali ne sono accaduti diversi, quello sicuramente più significativo è stata l’approvazione della proposta di delibera sulle antenne dopo un faticosissimo dibattito in aula che ha visto coinvolti i cittadini del Comitato “Art. 32” e una parte dell’opposizione cittadina, quella del Partito Democratico, che non è presente sui banchi dell’aula consiliare ma che è molto attiva e presente sul territorio. La prof.ssa Angela Barba, presidente del comitato civico e la dott.ssa Arianna Verde hanno saputo rappresentare le voci fuori dal coro, quelle che meglio si identificano con la società civile troppo spesso tenuta fuori dalle stanze dove si decide, le stanze del potere.
La proposta approvata all’unanimità contiene in sé dei punti molto rilevanti, primo fra tutti la sospensione dell’installazione dell’antenna sul torrino dell’orologio per un periodo di quattro mesi, durante i quali l’amministrazione comunale si è impegnata a trovare delle risoluzioni alternative avvalendosi di un gruppo di esperti “veri” che studierà “scientificamente” la situazione e a preparare, finalmente, un piano di localizzazione degli impianti che tenga davvero conto della sicurezza di tutti.
A qualcuno questa potrà sembrare una soluzione transitoria o fumo negli occhi. E forse in parte potrebbe esserlo. Certamente non si è riusciti ad ottenere il definitivo smantellamento e la certa dislocazione degli impianti. Eppure l’approvazione della proposta ha dimostrato che la democrazia esiste ancora e che ci sono spazi di dialogo perché la decisione del Sindaco sembrava irremovibile e lo stesso andamento del consiglio comunale, nel quale la maggioranza si era messa subito di traverso, non lasciava intravedere alcuna possibilità di dialogo. Quello che ha dato la svolta decisiva agli eventi è stato l’intervento del presidente del comitato civico, la prof.ssa Angela Barba, che col suo discorso, ricco di contenuti che richiamano all’uomo, alla qualità della vita, al senso di responsabilità di chi gestisce la vita degli altri con le sue decisioni, ha davvero scosso gli animi dei presenti.
Anche la giovane dott.ssa Arianna Verde, espressione dell’impegno giovanile del rinnovato PD di Vico Equense, ha messo tutta se stessa nel bell’ intervento fatto per conto del suo partito, che la battaglia sulle antenne ha cominciato già da un anno. Arianna ha dato prova di quanto i giovani abbiano necessità di stare in prima fila, soprattutto quando si tratta di assumere decisioni che coinvolgono direttamente la loro vita e il loro futuro.
Gli altri interventi dell’opposizione non avrebbero cambiato di una virgola quanto il Sindaco aveva già deciso irrevocabilmente, cioè l’immediata installazione delle antenne. La prova che le decisioni sfavorevoli erano state già assunte dalla maggioranza, sta nelle affermazioni del capogruppo del pdl, il giovane Aiello a inizio discussione, e nella lunga ed estenuante relazione dell’ass. Di Martino che dava per scontata la bontà delle scelte dell’amministrazione comunale. Il silenzio in aula si è fatto solo durante gli interventi di Angela Barba e Arianna Verde. Il Sindaco Gennaro Cinque, dopo l’iniziale disinteresse, a un certo punto si è seduto ed ha ascoltato con molta attenzione le parole della professoressa che non lasciavano spazio a fraintendimenti e a obiezioni. Entrambi gli interventi hanno suscitato l’entusiasmo del pubblico che ha applaudito calorosamente. Dopo una concitata riunione dei capigruppo, avvenuta per decisione unanime, è finalmente venuta fuori una proposta di delibera che ha in qualche modo rasserenato gli animi. Finalmente si è deciso di sospendere l’installazione delle antenne sul torrino dell’orologio e gli abitanti di Vico Centro hanno tirato un sospiro di sollievo. Una tregua ambita da chi sta vivendo giorno e notte con l’incubo di essere bombardato per 24 ore al giorno da onde elettromagnetiche sulle quali nessuno ancora osa dire che siano del tutto inoffensive.
Il consiglio comunale del 15 dicembre ha rappresentato una prova di democrazia partecipata, di capacità di ascolto da parte del Sindaco Cinque, al quale bisogna dare atto che per una volta ha dato spazio a chi gli chiedeva di rivedere le sue decisioni.
Maria D’Ordia