A Pompei il convegno “Natura e Uomo”

Giovedì 22 dicembre prossimo, presso la sala “Marianna De Fusco” della Curia di Pompei, nell’ambito del Convegno “Natura e Uomo: benessere reciproco di un binomio imprescindibile” – “riscoprire la Natura come risorsa della psiche e del corpo”, sarà proiettato il cortometraggio “La Scatola del Colori” diretto dal regista Rosario Monaco (v. foto),originario di Torre Annunziata, film con la partecipazione di parecchi attori oplontini. Relatori del convegno, l’avv. Claudio D’Alessio, Sindaco di Pompei, il dott. Ciro Alfieri, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Torre Annunziata, il prof. Massimo Lancieri, docente alla Facoltà di Scienze dell’Università Federico II, Don Giuseppe Ruggiero, Assistente-FUCI di Pompei, Prof. Felice Izzo, dirigente Scolastico-Liceo Artistico De Chirico di Torre Annunziata, dott. Salvatore Iorio, critico cinematografico, modera l’avv. Pasquale Scognamiglio – Seconda Università di Napoli. Il regista Monaco è in primis un attore che vanta parecchi successi per la sua partecipazione a spettacoli teatrali, nonché a films e fiction televisive quali “Un posto al Sole” e “La Squadra” (RAI 3), “Incantesimo” (RAI 1), “La Passione di Cristo” (Telenorba), nel ruolo di Gesù. L’artista insegna recitazione nelle scuole (medie e superiori) ed è actor-coach di giovani attori ed attrici che prepara in vista di casting cinematografici e televisivi, audizioni teatrali e selezioni per le maggiori scuole italiane dello spettacolo, come l’Accademia Nazionale drammatica “Silvio D’Amico” ed il “Centro Sperimentale di Cinematografia”. Il cortometraggio racconta la storia di un titolare d’impresa, insensibile ai problemi ambientali, insieme al figlio e ad un assessore anch’egli colpevole del  mancato rispetto per la natura, i quali alla fine si ravvedranno. A quanto arguiamo dalla presentazione, il positivo messaggio del corto è semplice: se per un momento si riesce a riflettere ed a comprendere che l’unico fine della vita non è la speculazione per il successo personale, allora ci si può riappropriare dei valori fondamentali del vivere sociale.

Federico Orsini

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