Frana di Sarno del 5 maggio 1998: la Corte d’Appello di Napoli ha condannato ad una pena di 5 anni e all’interdizione perpetua dei pubblici uffici l’ex sindaco Gerardo Basile. La sentenza ha ribaltato il giudizio di primo e secondo grado emessi dal Tribunale di Nocera Inferiore e della Corte d’Appello di Salerno, dove il primo cittadino di Sarno era stato assolto in quanto “l’evento fu imprevedibile”. La sentenza di secondo grado emessa il 6 ottobre del 2008 venne impugnata dalla Procura generale in Cassazione che a sua volta annullò il provvedimento l’11 marzo del 2010, rinviando gli atti alla Corte d’Appello di Napoli. Basile è stato riconosciuto colpevole di condotta negligente per non aver ordinato l’evacuazione della popolazione nella notte tra il 5 e il 6 maggio del 1998. Condannati anche il Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Interno. Previsto il pagamento di una provvisionale di 30mila euro, immediatamente esecutiva, e il risarcimento ai familiari delle vittime che si costituirono parte civile, ancora da quantificare. “Questa sentenza, noi crediamo, è un monito e un fatto di civiltà. – ha commentato l’associazione “Rinascere” – I giudici hanno ribadito con forza quel che è già scritto nelle leggi del nostro Stato: non si possono lasciare da soli i cittadini di fronte al pericolo. Di fronte alle calamità, le istituzioni, tutte le istituzioni, ad ogni livello, sono chiamate ad operare e, soprattutto, a collaborare insieme affinché ogni sforzo sia compiuto per tutelare al meglio l’incolumità dei cittadini. Se quel giorno, il 5 maggio del 1998, tutte le istituzioni fossero state attive e presenti a Sarno, se tutte le forze in campo fossero state utilizzate e ben coordinate, il bilancio delle vittime sarebbe stato di gran lunga meno pesante”.