La cittadella dell’artigianato è un complesso industriale, che sarà realizzata nel comune di Casavatore, all’interno della quale saranno ubicate dalle sei alle otto piccole imprese artigianali, oggi situate nel centro storico di Napoli; piccole imprese in quanto il numero di operari che vi lavorerà sarà compreso tra i 10-15 unità.
Il progetto della “Cittadella dell’artigianato” è stato fortemente voluto dal Vescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe. La struttura, infatti, sarà realizzata all’interno di un capannone industriale di 1400mq coperti e 2600mq scoperti che appartiene alla Curia, la quale l’ha doto in comodato d’uso gratuito per circa sette anni.La Curiadi Napoli ha effettuato un accordo conla CNA(Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa) con l’obiettivo di delocalizzare delle realtà artigianali che si trovano all’interno del centro storico e sistemarle in un complesso industriale, permettendo loro così di lavorare in un contesto rispettoso delle norme vigenti le quali nelle condizioni attuali spesso vengono dimenticate. Ogni piccola impresa avrà a disposizione dai 200 ai 300 mq a differenza delle attuali piccole botteghe di 50/60 mq, il più delle volte sotterranei. La realizzazione di questo complesso industriale andrà, inoltre, ad agevolare anche pedonabilità del centro della Città.
Il progetto della realizzazione della Cittadella dell’artigianato rientra nell’anno giubilare del lavoro indetto dal Cardinale Sepe nel 2010 e conclusosi lo scorso 16 dicembre. In onore di tale chiusura si è svolta una manifestazione all’interno del capannone durante la quale è stata effettuata la consegna delle chiavi dello stesso alla CNA e a tutti i componenti che occuperanno i locali. L’architetto Giuseppe Olivieri ,nonché presidente della CNA, ha svolto un ruolo molto importante nella realizzazione di quest’opera, in quanto è riuscito a mettere insieme tutte le forze in una collaborazione fattiva e concreta.
La realizzazione della struttura è stata affidata all’Uffcio tecnico 081 di Volla che ha presentato il progetto nel mese di maggio e seguirà tutti i lavori fino al compimento dell’opera. A tele idea, da circa un anno, hanno collaborato gli architetti Francesco Esposito, Franceco Fusco, Simona Aecasi e il geometra Antonio Rea.
L’obiettivo prevede 3/4 mesi per l’operatività della struttura.
La curia di Napoli ha previsto “un accordo morale”, ovvero la possibilità di corsi di formazione e di assunzioni. Le aziende che entreranno a far parte della Cittadella dell’artigianato sono aziende che lavorano nel mondo dell’artigianato, in particolare nel settore del restauro sia di statue, di tele, mobili d’epoca tutto ciò che riguarda l’artigianato puro, “la vecchia bottega d una volta”.
Primo esempio in Europa, con la realizzazione della Cittadella dell’artigianato, si realizza un avvicinamento, in modo concreto, della chiesa ai cittadini, infatti, il Cardinale Sepe nel mese di maggio ha dichiarato che “tutto ciò che è stato dato alla chiesa, la chiesa lo deve dare ai cittadini” e non vi è esempio più concreto.
In un periodo di crisi che attualmente sta vivendo la nostra società la Cittadella dell’artigianato si presenta come uno spiraglio di speranza per i giovani, e una certezza per artigiani, che possono vedere un ulteriore consolidamento delle loro attività nella realizzazione di questo complesso industriale.