Sergio Passariello, Responsabile Nazionale dell’Ufficio di segreteria attività produttive, Pmi ed artigianato del Nuovo Psi, partito federato con il Popolo delle Liberta’, plaude il coraggioso discorso del Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, pronunciato prima di entrare in Commissione Lavoro, in virtù del quale definisce la riforma del mercato del lavoro come necessaria per le famiglie e per le nuove generazioni, anche al costo di toccare l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
Una riforma, secondo l’esponente socialista Passariello, che non vuole e non deve rendere precario nessun lavoratore, ma che invece deve agevolare l’ingresso nel processo produttivo di tanti giovani combattendo l’annoso problema della disoccupazione giovanile, come più volte è stato chiesto al nostro paese dal Presidente della Commissione Europea Josè Barroso.
Concordo con il Ministro Fornero, continua Passariello, quando sostiene l’esigenza di aumentare i salari dei lavoratori italiani perché ritenuti più bassi rispetto a quelli dei lavoratori di altri paesi dell’Unione.
Il relativo aumento dei salari, precisa Sergio Passariello, non deve in alcun modo essere scaricato sul sistema produttivo, ma sulla quota fiscale e contributiva; solo in questo modo e riducendo la spesa pubblica improduttiva, eliminando gli eccessivi costi della burocrazia che servono unicamente a garante posti di lavoro pubblico a funzionari superstipendiati.
Una maggiore equità sociale,conclude Passariello, si può realizzare anche nel nostro paese, solo se, si ha il coraggio di fare scelte impopolari.