Una riforma, secondo l’esponente socialista Passariello, che non vuole e non deve rendere precario nessun lavoratore, ma che invece deve agevolare l’ingresso nel processo produttivo di tanti giovani combattendo l’annoso problema della disoccupazione giovanile, come più volte è stato chiesto al nostro paese dal Presidente della Commissione Europea Josè Barroso.
Concordo con il Ministro Fornero, continua Passariello, quando sostiene l’esigenza di aumentare i salari dei lavoratori italiani perché ritenuti più bassi rispetto a quelli dei lavoratori di altri paesi dell’Unione.
Il relativo aumento dei salari, precisa Sergio Passariello, non deve in alcun modo essere scaricato sul sistema produttivo, ma sulla quota fiscale e contributiva; solo in questo modo e riducendo la spesa pubblica improduttiva, eliminando gli eccessivi costi della burocrazia che servono unicamente a garante posti di lavoro pubblico a funzionari superstipendiati.
Una maggiore equità sociale,conclude Passariello, si può realizzare anche nel nostro paese, solo se, si ha il coraggio di fare scelte impopolari.