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Terme di Stabia, l’associazione “La Nuova Medusa”: “Rispetto degli accordi, fatto”

Questa è un’amministrazione comunale che i patti li sottoscrive e poi li rispetta. Questo è quanto emerge dalla storia infinita della questione Terme di Stabia, partecipata di cui questa amministrazione comunale ha assunto la guida appena il 5 novembre 2010, cioè quando gli “ultimi dei mohicani” dell’amministrazione Vozza hanno lasciato l’azienda del solaro in uno stato comatoso amministrativo, non pagando fornitori, con i lavoratori in credito di ben cinque mensilità non riscosse. Oggi, ad un anno e qualche giorno da quella fatidica data, e dopo una gestione alla “Viva il Parroco” che si è conclusa il 5 agosto con le dimissioni di un incapace ed inetto presidente, delle pseudo, ma colluse nella gestione, organizzazioni sindacali(dopo una serie incontri sulle sedi del P.D. e di S.e.l.)hanno comunicato l’esigenza di scendere in piazza per rivendicare il rispetto degli accordi che prevedevano il pagamento di uno stipendio e dei ticket del mese di novembre 2010. Una decisione ineccepibile se questo “sindacato” avesse svolto il proprio ruolo sempre e comunque, non in prossimità di una convocazione di un consiglio comunale convocato ad hoc sulle partecipate, manco a dirlo dall’opposizione di cui fanno la parte del leone sia S.e.l. che lo stesso P.D.(i partiti che hanno evidentemente messo la firma sotto la predetta manifestazione). Una decisione, quella dei “sindacati”, che se avesse putacaso dato seguito ad una seria rivendicazione del pagamento degli emolumenti dovuti alle maestranze, avrebbe dovuto richiedere che i pagamenti delle competenze spettanti fossero disposti in ordine cronologico di maturazione, e non a macchia di leopardo come poi sono stati disposti ed effettuati. In tale modo si è verificato che risultano corrisposti gli stipendi di Luglio e Agosto 2011, mentre quelli di Aprile, Maggio e Giugno, restano ancora al palo in buona compagnia di quelli di settembre, Ottobre e Novembre, mentre sembra che gli unici stipendi che rimangono allineati al periodo di maturazione siano solo quelli del Direttore Generale e del “redivivo” Presidente nella funzione, ma latitante ormai dal 5 agosto, che pur di ritornare visibile non fa mancare il proprio, ma inutile, attestato di solidarietà alle maestranze. Tali atti disposti “dall’iperattivo” Direttore Trevisan(in odore di definitivo trasferimento nel mercato di gennaio) in comunella con questi rappresentanti dei lavoratori, hanno determinato una grande sperequazione e discriminazione del trattamento del personale, in quanto il personale a tempo indeterminato resta comunque creditore, con il pagamento di settembre in corso, di ben cinque stipendi tredicesima esclusa, mentre quello stagionale resta in credito di solo due stipendi, mentre nel frattempo risulta entrato a pieno titolo nel circuito dell’ammortizzatore sociale(indennità di disoccupazione la cui corresponsione decorre dal 10 del mese successivo il licenziamento. Adesso che sembra sia arrivata in via di definizione la vicenda Avis insieme a quella di Stabia Porto, ecco che le opposizioni tentano di manipolare la questione Terme di Stabia, come se a gestire questa azienda, come per le altre partecipate, siano stati gli antenati di Bobbio. Oggi che sono arrivate le risposte, a quel documento scritto in stampatello e con orrori di ortografia sfusi ed a pacchetti, proviamo a chiedere ai veri lavoratori termali se sia il caso di prestarsi ancora alle strumentali decisioni di un gruppo di facinorosi che risponde solo ed esclusivamente alla logica di partiti, che quando hanno governato, hanno pensato solo a favorire amici, comparielli ed autisti.

Carlo CARRILLO

La NUOVA MEDUSA

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