Il presidente di Confagricoltura Campania Michele Pannullo si scaglia contro la manovra del Governo, che rischia di peggiorare la crisi che già colpisce le aziende agricole della nostra regione. La manovra, infatti, attua una duplicazione d’imposta sui fabbricati rurali, il cui reddito era già ricompreso in quello dei terreni e che per gli agricoltori equivalgono a mezzi di produzione, mette a rischio la sopravvivenza stessa di decine di migliaia di aziende agricole campane sotto i 20 ettari, che verranno escluse dalla capacità di dar reddito alle famiglie di chi le conduce.
“Tuttavia – prosegue Pannullo – concordo con il nostro presidente nazionale Guidi quando afferma che sono a rischio anche le imprese più grandi, più strutturate, più robuste, perché gli ulteriori sacrifici si sommano ad un quadro critico che ci portiamo dietro da anni, ad una globalizzazione non governata, ad una instabilità politica e decisionale per il settore che ha visto alternarsi al dicastero di via XX Settembre tre ministri nel giro di dodici mesi. Per questo Confagricoltura nazionale, con l’appoggio di Confagricoltura Campania, ha chiesto che fosse varata una manovra che non puntasse solo a far cassa nelle campagne, ma desse prospettive di sviluppo, favorisse l’esportazione, rilanciasse i consumi, desse prospettive occupazionali.”
Confagricoltura stima che la manovra economica del Governo, così com’è, bruci il 10% del valore aggiunto prodotto in agricoltura, innescando una vera emergenza sociale, oltre che economica.