“Tuttavia – prosegue Pannullo – concordo con il nostro presidente nazionale Guidi quando afferma che sono a rischio anche le imprese più grandi, più strutturate, più robuste, perché gli ulteriori sacrifici si sommano ad un quadro critico che ci portiamo dietro da anni, ad una globalizzazione non governata, ad una instabilità politica e decisionale per il settore che ha visto alternarsi al dicastero di via XX Settembre tre ministri nel giro di dodici mesi. Per questo Confagricoltura nazionale, con l’appoggio di Confagricoltura Campania, ha chiesto che fosse varata una manovra che non puntasse solo a far cassa nelle campagne, ma desse prospettive di sviluppo, favorisse l’esportazione, rilanciasse i consumi, desse prospettive occupazionali.”
Confagricoltura stima che la manovra economica del Governo, così com’è, bruci il 10% del valore aggiunto prodotto in agricoltura, innescando una vera emergenza sociale, oltre che economica.