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Volla: luminarie e musica natalizia in tutte le strade cittadine

E la luce fu. Anche Volla in questo 2011 con tanti buchi alla cintola, sempre più stretta, ha avuto le sue luminarie natalizie. A dire il vero un po’ scarne ma pur sempre segno delle festività e della voglia di risvegliarsi, almeno per qualche giorno, dal torpore che la crisi economica ha trasmesso indistintamente a tutti.

Luminarie e musica natalizia per tutte le strade cittadine con una spesa che si aggira intorno ai 14milaeuro trovati in extremis dall’amministrazione Ricci per non lasciare la città tristemente spoglia per tutto il periodo natalizio.

«L’addobbo della nostra città non poteva mancare – ha dichiarato l’assessore Giuseppe Annone – e con un ulteriore sforzo economico siamo venuti incontro alle richieste dei commercianti vollesi che diversamente avrebbero dovuto provvedere in proprio per dare un segno natalizio alle varie zone della città. Come sempre in questi casi – continua Annone – c’è chi si è detto soddisfatto per quanto abbiamo fatto e chi ha criticato le luci e la filodiffusione che il comune ha voluto dare a tutta la città. Certamente è possibile fare di meglio e di più, spendere ulteriori risorse e installare tanti giochi luminosi in più, ma bisogna fare i conti con le esangui casse del nostro comune. Oggi ci tocca registrare anche il commento di chi ci critica per la spesa ritenuta eccessiva, ma la verità è che come sempre proviamo a fare del nostro meglio e soprattutto nella massima trasparenza. Chi oggi ci critica per aver speso ci avrebbe criticato se non lo avessimo fatto e chi oggi parla di poche luci, in caso contrario lo avrebbe fatto ugualmente per le troppe luci e per una spesa troppo esosa. Insomma, come sempre abbiamo agito per il bene del paese, per favorire il commercio che nel nostro comune è certamente una voce portante dell’economia ed infine per mantenere una tradizione che sarebbe stato veramente triste rompere».

Soddisfatti comunque la gran parte dei cittadini e dei commercianti vollesi che quest’anno avevano veramente temuto di restare al buio.

Giacomo Giarraffa 

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