Forte , potente e bruciante nella sua gradazione più accesa che ha investito le passerelle invernali dell’haute couture . Diventando una magnifica ossessione nella collezione Alexandre Vauthier . Rendendogli onore come un colore sofisticato ed elegantissimo .
Il rosso cremisi accende silhouette geometriche , rigide , dalle spalle strutturate in neoprene che richiamo Mugler , spezzate da spacchi vertiginosi , fendenti come tagli affilati . Proseguendo poi su linee decisamente più delicate e avvolgenti degli abiti da dea drappeggiati e delle tutine monospalla .
Ton sur ton evitando scontati mix con il nero .
C’è il cremisi accompagnato da sfumature diverse : dal bordeaux al ciliegia fino al rosso rubino . Rubino come lo scintillio delle (finte) gemme degli imponenti collier che abbracciano il collo e dei sofisticati braccialetti che accarezzano i polsi .
I tacchi si assottigliano mentre svettano imponenti i plateau..E la borsa lascia il posto a minaudiere ovali nella stessa fiammante tonalità .
Cresce il grado di
In un vortice malizioso , audace , peccaminoso di neoprene , tulle , velluto , jersey e seta .
Pronto a risvegliare i sensi . Con un’immagine che parlerà da sola .
Rosso il vestito , rosse le labbra , rosse le unghie .
Una scelta tout court .
Un tono .
Quello immancabile sulle labbra delle femme fatale emule di un’icona intramontabile come Marylin Monroe . Quello immancabile di una donna diavolo…
M.Chiara D’Apolito