Termina venerdì 30 dicembre 2011 con il record di seimila visitatori la rassegna dedicata alle macchine di Leonardo da Vinci, allestita al primo piano del complesso seicentesco della SS. Trinità e Paradiso. Un risultato che, ovviamente, è giudicato più che soddisfacente dagli organizzatori. “E’ un evento davvero straordinario”, questo il commento di Gennaro Cinque, sindaco di Vico Equense. La rassegna, offre un percorso avvincente, attraverso circa venti modelli realizzati nel XV secolo dal Genio toscano e riprodotti in scala con i materiali dell’epoca, cioè legno, cotone, ottone, ferro e corde: i visitatori possono interagire con i congegni,grazie al supporto di guide specializzate. “Il loro contributo è stato decisivo,per la riuscita di questo evento culturale. – evidenzia il Primo cittadino – La costante presenza dei giovani volontari, con la loro disponibilità e collaborazione, ha permesso di prorogare la fine dell’avvenimento, offrendo a quanti non lo avessero già fatto l’opportunità di poter visitare i lavori progettati da Leonardo. La mostra, è stata inaugurata il 22ottobre, e vanta fino ad oggi un lungo elenco di prenotazioni, per visite di scuole e gruppi turistici.” L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Vico Equense e l’OmpSi, Osservatorio per il Monitoraggio della Pace e della Sicurezza Territoriale e con il contributo della Confederazione Internazionale dei Cavalieri Crociati di Malta e l’Associazione Pietro Bove. “Insomma, – aggiunge Gennaro Cinque – un risultato superiore ad ogni attesa.” L’esposizione si svolge in un coinvolgente percorso tra i modelli più importanti progettati da Leonardo, dalle prime macchine che sfruttano la forza dell’uomo fino al perfezionamento con l’applicazione delle leggi dell’aerodinamica. Leonardo si avvicinò allo studio della meccanica sin da giovane, affascinato dalle enormi gru create dal Brunelleschi per costruire la Cupola del Duomo di Firenze. Egli andò molto più avanti, anticipando quasi di tre secoli la rivoluzione industriale, con la creazione di macchine completamente automatiche per alleviare il lavoro dell’uomo. “Abbiamo fortemente voluto questa rassegna. – ha spiegato l’Assessore alla Cultura, Antonio Di Martino – La nostra idea è pensare al turismo del futuro collegandolo ad eventi di natura culturale. Infatti, stiamo già pensando ai prossimi appuntamenti, tra cui una fedele riproduzione fotografica, delle pareti della cappella degli Scrovegni che Giotto affrescò oltre sette secoli fa, fra il 1303 e il 1305, su commissione del banchiere padovano Enrico Scrovegni.”