Tommaso Sodano presenta a Scafati il suo nuovo libro “La peste. La battaglia contro i rifiuti della politica italiana”

Mercoledì 21 dicembre si è organizzato un importantissimo ed atteso evento: l’incontro con Tommaso Sodano che ha presentato il suo nuovo libro intitolato “La peste. La battaglia contro i rifiuti della politica italiana”. La rassegna ha avuto luogo presso il circolo culturale sito in corso Nazionale a Scafati, FERRO TRE.

Tommaso Sodano è un politico italiano. Attualmente è vicesindaco ed assessore all’ambiente del comune di Napoli. Sia da politico che da cittadino ha partecipato e lottato contro la camorra e a favore dello sviluppo del territorio napoletano.  Negli anni 70 ha partecipato alla grande stagione di lotte impegnandosi nel movimento degli studenti, nelle battaglie civili per il diritto allo studio, al lavoro e alla democrazia. Dopo la stagione del PCI ha aderito al partito di rifondazione comunista. Nel 2001 è stato nominato senatore della Repubblica, ruolo per il quale è stato confermato anche nella successiva legislatura. Inoltre nel 2006 è stato eletto al senato anche in qualità di presidente della commissione territorio, ambiente e beni culturali. È da sottolineare il lavoro molto proficuo di Sodano nel far emergere le responsabilità nella gestione dei rifiuti in Campania per quanto riguarda le attività illecite realizzate dalla camorra, dalla politica e dalle imprese.

Alla conferenza hanno preso parte alcuni rappresentanti dei comitati per la tutela dell’ambiente contro il problema dei rifiuti e l’apertura della cava Sari che hanno contestato duramente l’operato di Sodano quando faceva parte del governo Prodi. Per quanto concerne il libro Sodano ha dichiarato: “Vi ringrazio per l’invito. È da tempo che tutti noi ci stiamo occupando del problema rifiuti. Questo libro descrive tutte le battaglie che ho intrapreso assieme a tantissime persone per sollevare a livello nazionale, e, tentare di risolvere questo decennale problema. In passato abbiamo fatto numerose denunce che ancora oggi sono sottoposte al giudizio della magistratura. Fra le denunce più importante devo ricordare quella riguardante l’inceneritore di Acerra che ha visto tra gli artefici Antonio Bassolino. I cittadini di questa regione hanno dovuto subire un duro colpo ambientale, economico, turistico e quindi anche mediatico. Il meccanismo che si è creato attorno al problema rifiuti si è sviluppato attorno agli anni 80 durante l’epoca del terremoto in Irpinia e le grandi speculazioni che ha fruttato. Tutto ciò ha visto nascere un collegamento diretto fra imprenditoria, politica e camorra. La gestione fallimentare delle emergenze che si sono succedute ha portato all’apertura di discariche, inceneritori ed interramenti dei rifiuti. In questa situazione a pagare sono stati i cittadini mentre le lobby che si sono formate hanno raccolto profitti incommensurabili”. In conclusione ha affermato: “Debellare tutto questo non è inverosimile. Fondamentale è la sensibilità dei cittadini e la raccolta differenziata che noi a Napoli abbiamo cominciato e che sta dando delle buone percentuali, che si aggirano attorno al 60 per cento ed infine non scendere a compromessi con alcuni poteri oscuri”.

Aniello Danilo Memoli

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