Carenze igieniche nella preparazione dei pasti, viene sospeso il servizio della mensa scolastica presso la scuola materna del circolo didattico “Eduardo De Filippo” di S. Maria la Carità. Dopo diverse segnalazioni pervenute dalle insegnanti del plesso della scuola materna di via Scafati e di via Cappella dei Bisi, oltre alla raccolta firme di diversi genitori presentata nei giorni scorsi al dirigente scolastico responsabile, il professore Vincenzo D’Aniello, è stato sospeso il servizio della mensa scolastica per gravi carenze igieniche. Secondo quanto raccontato dalle insegnanti dei plessi della scuola materna e da alcune mamme presenti davanti ai cancelli dell’area scolastica, il servizio di refezione scolastica appaltato appena due mesi fa ad una ditta stabiese fin dall’inizio non ha quasi mai prestato una buona prestazione in termini di organizzazione e di assicurazione delle più elementari norme igienico-sanitarie nella fornitura dei pasti ai piccoli bambini delle materne in quanto sono sempre state riscontrate piccole mancanze al servizio offerto. La situazione è notevolmente peggiorata nelle ultime due settimane quando sono stati riscontrati dagli stessi piccoli alunni degli oggetti estranei tra i pasti cucinati e serviti. Da residui di spugne di retina metallica a capelli, fino a pasti stracotti e bruciati, sono state diverse le segnalazioni raccolte dagli insegnanti e dal dirigente scolastico dovute anche all’odore sgradevole emanato dai pasti, tanto da preoccupare tutti i presenti quando Martedì mattina sono stati distribuiti anche alcuni panini confezionati con la data di scadenza risalente al 2 Dicembre scorso. Allarmati dal nuovo e anomalo episodio, il dirigente scolastico e gli insegnanti hanno dovuto chiedere l’intervento ed il controllo degli ispettori dell’Asl di competenza. Secondo quanto riferito dal direttore scolastico Vincenzo D’Aniello è stato preparato un dossier sulla refezione scolastica, raccogliendo tutte le probabili mancanze e inadempienze segnalate dagli insegnanti e dai genitori in due mesi di servizio di mensa scolastica e inviato agli uffici dell’amministrazione comunale del sindaco Franco Cascone e dell’assessore Agostino Elefante che dovranno decidere sul da farsi: far continuare il servizio di mensa scolastica chiedendo una maggiore organizzazione del lavoro e una più accurata sicurezza alimentare oppure recedere il contratto di fornitura e appaltare una nuova ditta che offra un servizio più sano e funzionale. Continuano le consultazioni degli amministratori locali con tecnici e legali e nei prossimi giorni ci sarà la decisione. Come comunicato dal direttore del circolo didattico Eduardo De Filippo, il professore Vincenzo D’Aniello, il servizio della mensa scolastica è stato sospeso fino all’arrivo delle festività natalizie: “Considerato le preoccupazione di tante mamme che temevano per la salute dei propri figli e l’ansia degli insegnanti, per motivi di ordine pubblico ho dovuto sospendere il servizio di refezione scolastica, ma, considerato che il servizio è stato appaltato dall’ente comunale, adesso sarà compito dell’amministrazione comunale decidere se continuare il servizio o recedere il contratto di fornitura con la ditta appaltata. Da parte della scuola, degli insegnanti e di tutti gli operatori presenti continueremo a monitorare e controllare il servizio che sarà offerto perché la cosa più importante resterà la salute degli alunni dei plessi della scuola materna che ci vengono affidati quotidianamente”. “Controlleremo se la ditta stabiese si sarà messa in regola in termini di organizzazione e di sicurezza igienico-alimentare. Se saranno riscontrate altre gravi irregolarità – sottolinea il sindaco Cascone – valuteremo e provvederemo diversamente su da farsi”. Fuori ai cancelli i genitori dei piccoli alunni hanno promesso battaglia affinché non verrà disdetta la fornitura dei pasti distribuiti dalla ditta stabiese e dopo la raccolta firme presentata al dirigente scolastico, chiederanno in questi giorni un urgente incontro con il sindaco Cascone e l’assessore Elefante per avere tutti i chiarimenti del caso.
Vincenzo Vertolomo